Agostino Ingenito, presidente dell’Abbac Associazione dei B&b ed Affittacamere della Campania e presidente nazionale dell’Aigo in Confesercenti è intervenuto quest’oggi alla riunione indetta dal comune di Salerno. “Oggi ho partecipato all’incontro che aveva come oggetto il regolamento dell’imposta di soggiorno. Ho espresso chiaramente il mio disappunto spiegando che al momento a livello nazionale non vi è alcun regolamento attuativo del Decreto Legge del cosidetto Federalismo Municipale, per cui il Comune di Salerno sta decidendo sull’imposta arbitrariamente, senza aver acquisito indicazioni da un regolamento nazionale che dovrebbe essere discusso alla Conferenza Stato – Città”. Fra l’altro per le altre città che hanno introdotto la tassa vi sono ricorsi in atto.
Se è dunque chiaro che il Comune di Salerno vuole introdurre l’imposta non è chiaro se quei fondi che percepirà dall’imposta vadano realmente a garantire investimenti nel turismo. L’ente comunale probabilmente a caccia di soldi, ha solo fatto il calcolo delle presenze che si sono avute lo scorso anno, facendo solo una moltiplicazione spicciola di quanto potrò guadagnarci.
Pretendere dai bed & breakfast, affittacamere, case vacanze e le altre strutture ricettive extralberghiere 2 (due ) euro a notte e a persona è un danno notevole per le nostre strutture, ecco perchè ci siamo detti CONTRARI all’imposta. Fra l’altro i grandi alberghi farebbero pagare 3 euro. E la nostra categoria è stata equiparata agli albergh di 3 stelle.
Altro elemento non chiaro è in che modo si accerteranno le esenzioni che dovrebbero essere giustificate da autocertificazioni, e poi come pretende l’ente di ricevere da noi i fondi, anche perchè dal regolamento che gli assessori Maraio e Bonaiuto ci hanno sottoposto, si parla di versare questi importi ogni tre mesi, costringendo gli operatori ad inviare l’elenco delle proprie presente e dunque del conto da pagare in via telematica al Comune. “Spiegare che tanto l’imposta si applica solo per un massimo di dieci pernottamenti per un anno, non è uno sconto, anche perchè molto difficilmente si hanno ospiti che possano soggiornare in città per quel periodo.
Un’onere ulteriore che mette in difficoltà i nostri operatori in una città che non è una località turistica maggiore e che soprattutto in questo periodo non fa grossi numeri.
Sul caso delle esenzioni vi sono state delle anomalie e non chiare interpretazioni di come certificare un lavoratore dipendente da uno autonomo, e poi far spendere ad un cliente altri 2 euro rispetto alle nostre tariffe, è effettivamente problematico. Non ci sta bene inoltre che siano stati esentati dal pagamento gli ostelli
Da quello che si è capito il Comune ha già deciso, e si è preso lo scrupolo di ascoltarsi solo per testimoniare di averlo fatto, lunedi infatti c’è l’ordine del giorno da approvare in Consiglio Comunale….
Le nostre proposte in caso di autorizzazione all’imposta sono state
1 ( UNO ) EURO A CAMERA PER NOTTE
PREVEDERE TARIFFE APPLICATE SOLO PER ALTA STAGIONE