L’invito rivolto alla cittadinanza dal Pd di Volla per discutere dello stato del PUC, venerdì 7 ottobre presso l’auditorium della scuola media Serao, voleva essere, per chi vi ha partecipato l’occasione per avere una risposta ad un interrogativo, quello dietro cui la minoranza in questi giorni si interroga anche attraverso manifesti affissi, in cui si chiede se il PUC sia decaduto o meno.
Dunque, a sentire il presidente Russo, la sinistra vollese lancia accuse velate, nascoste da un punto interrogativo, che servono solo a tutelarsi, da un’affermazione che non è riscontrabile da nessun dato concreto.
«La discussione – ha aggiunto il rappresentante dei commercianti – ben presto si spostava sulle mancanze dell’attuale maggio-ranza, il dibattito a questo punto, assumeva palesemente un carattere di propaganda elettorale e non di servizio informativo al cittadino. Insomma tanti capi di accusa e argomenti degni di un comizio pre elettorale, dove la presenza del Presidente del Consiglio Petrone, con il suo silenzio ovviamente per nulla chiarificatore, è sembrata solo occasione per cogliere, forse, un invito del Pd ad una futura alleanza. Presenti anche qualche personaggio della vita vollese che magari cova, dietro l’interesse sociale, una mira politica, nemmeno tanto nascosta».
Stando a quanto riferisce Russo la domanda iniziale resta non chiarita. Il PUC è decaduto o no?
Eppure la questione non è cosa da poco, la verità dov’è? Il Sindaco ha omesso notizie, è stato così sprovveduto? Possibile che si accetti il limite dei 1200 alloggi, buttando al vento 2 anni di battaglia. Ricci potrebbe accettare una simile soluzione? C’è forse stato un errore da parte di chi ha redatto il piano urbanistico o la minoranza è male informata?
Ci si chiede se di fronte ad una serata senza una risposta concreta, avallata da norme e regolamenti, magari non sia meglio il silenzio a fronte dell’ accensione di altre micce. Forse tacere è più responsabile, a meno che non si voglia parlare per fare pro-paganda elettorale, ma allora, è meglio non strumentalizzare argomenti di interesse pubblico.
Giacomo Giarraffa