Ai componenti di “Unità e Impegno” fa comodo esternare la loro “falsa verità” attraverso i giornali, rifiutando un “vero” confronto politico all’interno del partito. Sanno bene di non aver valide argomentazioni politiche di confronto. A fare dichiarazioni a senso unico, senza interlocutori preparati, chiunque è bravo. Il capogruppo di “Unità e Impegno” dice di aver aderito oggi, solo oggi, al Partito Democratico e di rappresentare la maggioranza partitica rispetto a chi è parte integrante del Pd da decenni.
Utopia e illusione. La verità è che le loro sono solo esternazioni strumentali, fatte per rivalsa su una amministrazione da cui hanno deciso di estromettersi perché la loro cupidigia è stata stroncata alla radice. Il riassetto in maggioranza, secondo il capogruppo di “Unità e Impegno” avrebbe tradito gli elettori del Pd?
Niente di più falso.
Dal riassetto in maggioranza il Partito Democratico ne è uscito rafforzato e oggi può vantare la seconda e terza carica più importante in seno all’Amministrazione Comunale. Oltre al Presidente del Consiglio, il Pd, ha in quota il vicesindaco con deleghe al Personale, agli Affari Finanziari e Bilancio, all’Attuazione del Programma, all’Innovazione Tecnologica e Comunicazione. Gli incarichi, poi, sono stati allargati anche ad altri componenti “veri”del partito. La professoressa Rita Montemarano è la nuova responsabile delle Pari Opportunità del Governo D’Alessio. Caro capogruppo di “Unità e Impegno” le “false verità” hanno le gambe corte e non giovano, di certo, alla crescita della Città.
Il confronto politico, l’ABC della sana politica, è innato negli storici del Partito Democratico. Solo chi non ne sposa con lealtà le ideologie si esime dal confronto.
Il capogruppo del Partito Democratico
Domenico Mancino