Al via la 40esima stagione del Teatro San Carluccio di Napoli

Parta la quarantesima stagione dello storico teatro di Chiaia, il San Carluccio: il programma prevede una serie di appuntamenti per tutti coloro che hanno creduto nel sogno e nell’unità in cui dovrebbe avvenire l’incontro fra teatro e cultura.

Tra gli appuntamenti ‘E se Garibaldi scendesse da cavallo’, con la presenza del noto comico Vito, ‘Risorgimento Pop’ con Daniele Timpano, ‘Tempo di Natale’ con Pina Cipriani, dall’8 dicembre all’8 gennaio.

Nella sezione classici, Aretè presenterà Medea, riadattamento dell’opera del noto tragediografo greco Euripide; un’indubbia scelta di qualità, quella di ripercorrere le vicende di una personalità mitologica controversa, volitiva ed assolutamente atipica per l’epoca in cui venne messa in scena:

fu probabilmente questo il motivo per cui la tetralogia di cui Medea faceva parte si classificò all’ultimo posto nell’agone a cui Euripide aveva partecipato.

Un’opera coinvolgente,  la storia di una donna affascinante, talvolta barbara e strega, che non aveva temuto di contrapporsi al ruolo tradizionale di moglie e madre remissiva ma a cui non mancano neanche gli strumenti più sofisticati della ragione – ravvisabili nei dialoghi con Giasone e nel rigore spietato della sua argomentazione logica -, che, dunque, merita di essere rivalutata.

A fine dicembre Prospet presenterà ‘Don Anselmo Tartaglia’, del noto autore Eduardo Scarpetta, diretta da Roberto Papasso.

Don Anselmo Tartaglia si presenta come una maschera infantile e spontanea, capace di compiere spropositi con l’inconsapevolezza e la genuina a-moralità tipica del bambino, ancora estraneo ai moralismi del mondo adulto. Un appuntamento da non perdere con il teatro di Scarpetta e la comicità esilarante, quasi farsesca di questo personaggio.

Tra gli appuntamenti del mese di Gennaio, quello presentato da Intergea  ‘Nel nome del Padre’, scritto e interpretato da Terry Paternoster con regia di Domenico Laddaga, opera arrivata finalista al premio Calcante – Siae per la drammaturgia 2011.

A caratterizzare l’opera sarà il monologo acuto e struggente che vedrà l’attrice-autrice incarnare tre generazioni di donne, vittime di violenze consumate all’interno delle mura domestiche.

Un’ingiustizia taciuta intorno alla quale si consumano tormenti ed inquietudini: le tre voci si alternano in un corpo che si trasforma e si muove in un gioco onirico di figurazioni, ricordi e realtà.

Lo spettatore viene immerso in un’esperienza sensoriale ed emotiva fortissima ed indelebine, in un’epoca e in una Terra del Sud, legato alle tradizioni, e alla necessità di questi di cambiare.

A rendere impedibile questa stagione teatrale, altri numerosi appuntamenti. E’ possibile scaricare il programma da: http://www.teatrosancarluccio.com/

Maria Ilaria Incitti

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