Riparte il “Progetto scuola A2A”: gli studenti campani visiteranno l’inceneritore di Acerra

Da un paio di settimane è partito il “Progetto Scuola A2A”, dopo il successo della scorsa edizione e un’esperienza che dura da trent’anni. L’iniziativa è volta a far conoscere agli studenti il mondo dell’energia, dell’acqua e della gestione rifiuti. Le scuole avranno la possibilità di entrare direttamente negli impianti, conoscerne i meccanismi che trasformano le materie prime e producono energia.

Gli istituti scolastici campani, sono stati invitati in visita al termovalorizzatore di Acerra e ciò ha scatenato il dissenso dei Verdi e degli ecologisti.

Il Fondo Ambiente Italia (FAI), che promuove la cultura del rispetto per la natura, ha stretto una partnership con A2A, raccoglierà le firme degli studenti che vorranno iscriversi alla fondazione, e rilascerà un kit didattico per conoscere meglio il mondo dei rifiuti.

Francesco Servino, il responsabile degli Ecologisti Vesuviani e Francesco Emilio Borrelli, il commissario regionale dei Verdi denunciano: «Il FAI, è molto attento all’emergenza ambientale che si sta verificando alle falde del Vesuvio, sottolineando la forte opposizione dei sindaci vesuviani all’apertura delle discariche: Cava  Sari. Quale connubio può esserci tra rispetto della natura e incenerimento o interramento dei rifiuti è tutto da capire: difficilmente agli studenti verrà spiegato che le campagne che circondano l’inceneritore di Acerra sono contaminate da diossine». L’A2A smentisce: «L’Ecodeco società del gruppo A2A, non gestisce Cava Sari, non esistono relazioni tra le campagne di Acerra e l’attività del termovalorizzatore, le cui emissioni, ampiamente contenute, vengono  monitorate 24 ore su 24, e controllate da Arpa Campania».

In particolare Borrelli e Servino sottolineano l’impossibilità degli ambientalisti di accedere all’inceneritore, e ritengono che le scuole non abbiano ascoltato le loro richieste di porre l’accento «Sull’importanza della raccolta differenziata, delle tecnologie moderne di recupero e di riciclo dei materiali. Si parla solo di incenerimento e discariche». Anche questo è stato smentita dal gruppo A2A: «Abbiamo organizzato un incontro con le associazioni ambientaliste e dei consumatori e con i comitati cittadini, che hanno visitato l’impianto. Un altro incontro è previsto per la seconda metà di novembre».

Giovanna Sorrentino

 

 

 

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