San Giorgio a Cremano: braccio di ferro Giorgiano-Di Marco

Rullo di tamburi, inizia la campagna elettorale in vista delle elezioni amministrative della prossima primavera. E’ subito braccio di ferro tra l’attuale sindaco Domenico Giorgiano e il candidato di centrodestra alla carica di primo cittadino, Aquilino Di Marco. Il consigliere, nonché capogruppo del Pdl nel parlamentino di città, che lo scorso mese ha inaugurato il suo comitato elettorale in via Don Morosini, forte dell’appoggio di Udc, Nuovo Psi e Repubblicani, spiega in un manifesto fatto affiggere in città le ragioni della sua discesa in campo:”La mia candidatura vuole rappresentare la ferma volontà di partiti, di associazioni, di singoli cittadini di aprire un confronto costruttivo con la città, cercando di superare barriere ideologiche e pregiudizi di bottega, in nome dell’unico e superiore interesse comune, il territorio in cui viviamo”. E fa una promessa ai sangiorgesi, rivestendola della dura accusa a Giorgiano di essere un “sindaco balneare” : ”Qualora vincessimo, siate certi che non avrete un sindaco da spiaggia 4 giorni su 7 per l’intera durata dell’ora legale né una fascia tricolore da esibire ai fotografi, ma un gruppo di amministratori che si riterranno dipendenti al servizio della città. Non vi rifileremo promesse elettorali strumentali, ma con la città si sancisce un patto solenne, quello di garantire impegno, passione, costanza”.  Il sindaco Giorgiano, che non ha ancora ufficializzato la sua candidatura ma che pare quasi scontata, risponde alle accuse con ironia e, accettando il guanto di sfida, trae un bilancio più che positivo di questa prima consiliatura:”Andare al mare è un diritto e non è reato. Capisco l’aria preelettorale ma non ho necessità di addentrarmi in inutili e sterili polemiche. L’operato della mia amministrazione ha sempre mirato alla trasparenza, imparzialità, correttezza amministrativa che riteniamo necessari per recuperare alla politica l’essenziale ruolo di guida verso la risoluzione dei tanti problemi che attanagliano la nostra realtà territoriale. In questi quattro anni abbiamo puntato ad uno sviluppo economico armonico centrato su una crescita culturale diffusa, sul rispetto e sulla valorizzazione dell’ambiente, delle Ville Vesuviane, e a dare un contributo per risolvere problemi sociali quale, in primo luogo, il lavoro qualificato e non precario, il diritto alla casa, a migliorare le condizioni di vita dell’infanzia e della popolazione anziana, a rendere protagonisti i giovani e le donne, ad ampliare i canali della partecipazione democratica. Abbiamo posto al centro dell’attenzione del governo della città le condizioni di vita dei cittadini: perché il benessere sia diffuso, perché vengano superate le situazioni di emarginazione e disagio sociale e per ostacolare il diffondersi di nuove povertà, definendo politiche inclusive, realizzando la coesione sociale, un senso comune, solidale, di vivere la città”.

Claudio Di Paola

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