Era atteso da più di 30 anni. L’ultima stesura risale infatti al lontano 1980, con annesso piano di fabbricazione. Il nuovo piano regolatore di Pimonte è finalmente operativo, dopo un iter durato quasi un decennio. La Regione, tramite il settore urbanistica, ha infatti apposto il visto di conformità anche se numerose restano le condizioni imposte, tra cui quella relativa al proporzionamento dello strumento urbanistico. L’amministrazione comunale dunque dovrà controdedurre alle richieste di chiarimenti e integrazioni, fatte proprie dall’ente di palazzo Santa Lucia. “Si tratta di un successo di portata storica per il nostro paese – afferma il sindaco Giuseppe Dattilo -. Non a caso dopo 30 anni Pimonte avrà finalmente regole certe dal punto di vista urbanistico. Attendiamo di studiare nei minimi dettagli il piano, che porteremo in Consiglio già la prossima settimana, tuttavia è chiaro che questo risultato ci consente di ragionare e pensare ad un nuovo sviluppo economico del paese”. Uno sviluppo realizzabile attraverso l’ampliamento di vani già esistenti e, soprattutto, puntando ancora una volta sulle infrastrutture per i giovani. “La realizzazione di sottotetti, bagni e vari accorgimenti edilizi rappresenta una occasione di sviluppo economico e occupazionale anche per l’indotto – continua Dattilo -. Inoltre, visto che di recente abbiamo ricevuto la palma di comune più giovane della provincia, studieremo i vantaggi offerti dal prg per incentivare le politiche a difesa della nostra popolazione giovanile”.
Resta tuttavia la zavorra legata alle prescrizioni. Le condizioni apposte dall’area Governo del Territorio infatti, diretto da Maria Adinolfi, riguardano profili squisitamente tecnici del piano e, in particolare, alcune tavole della relazione generale e alcune norme di attuazione. In merito al contestato dimensionamento del prg, palazzo Santa Lucia ha rilevato, tra l’altro, che non risulta estrapolato il conteggio dei vani da recuperare, che deve essere sottratto al fabbisogno dei vani residenziali da realizzare.
Non risulta evidenziato, inoltre, il conteggio di tutte le superfici terziarie (commercio, uffici, tempo libero, turismo), come previsto dalla normativa vigente, da cui far scaturire l’eventuale esigenza di nuovo terziario che non può eccedere per i comuni come Pimonte, ricadenti nella “sub area2”del piano urbanistico territoriale dell’area sorrentino – amalfitana. Il prg di Pimonte era in itinere dal 2002, quando il consiglio comunale lo adottò. Lo scorso aprile, la giunta esecutiva della comunità montana approvò lo strumento urbanistico con annesso piano di zonizzazione acustica.
Francesco Fusco