«Di novità ce ne sono sostanzialmente due». Esordisce così l’assessore ai Lavori Pubblici del comune di Cercola, Mario Montella durante l’incontro-intervista concessaci nei giorni scorsi.
«La prima – prosegue l’architetto-assessore – e chela Provinciadi Napoli ha concluso l’iter per quel che riguardala Variantesemplificativa delle Norme Tecniche di Attuazione del Prg vigente approvandola con la delibera di giunta provinciale n.862 del 29 settembre sorso».
Le osservazioni, ben tredici, sollevate dalla provincia sul finire dello scorso mese di maggio, non allertarono minimamente l’assessore Montella che si disse sicuro che la convocata conferenza dei servizi gli avrebbe dato ragione. Del resto, l’esultante opposizione, che sbandierò in quell’occasione un “avevamo ragione” che alla luce di quanto avvenuto poi non aveva alcun fondamento, non vedeva, tra quelle dell’ente sovracomunale, alcuna delle proprie osservazioni all’operato di Montella. Lo stesso assessore arrivò persino a dire che se le tredici osservazioni, alla fine della conferenza dei servizi, avessero riscosso consenso si sarebbe certamente dimesso.
«I punti sottolineati in quella occasione, come ebbi a dire e come si è verificato, non avevano niente a che vedere con la norma regionale e provinciale. E così si è verificato che quelle tredici osservazioni sono state, in buona sostanza, tutte quanti cambiate, ritornando praticamente su quella che era la nostra proposta iniziale».
L’opposizione iniziale alla proposta dell’amministrazione cercolese si basava sostanzialmente su due punti principali. Il primo era una opposizione all’equiparazione delle zone industriali alle zone produttive. «Bisogna tener presente – ha aggiunto Montella – che tale situazione a livello nazionale è una procedura ormai consolidata, quasi scontata». Il secondo punto era inerente alle aree C4 che per il 70% invece di essere destinate alla realizzazione di standard urbanistici aggiuntivi (palestre, aree a verde, parcheggi, istruzione), erano state proposte per una destinazione, sempre di uso pubblico, ma quanto più vicina alle esigenze della gente.
«Essendo il nostro un comune in cui non si può più costruire per il residenziale, dato che la nostra popolazione sostanzialmente si è mantenuta costante appena sotto i 20mila abitanti ed avendo una buona dotazione di standard urbanistici, la nostra idea andava a favore delle reali esigenze dei nostri concittadini. In pratica quando parliamo di “servizi alle persone” ci riferiamo a tutte quelle situazioni che sono inserite nel Piano Strategico Operativo, noi ci siamo attenuti al dispositivo della legge 21».
Per l’assessore Montella uno strano silenzio, dopo le innumerevoli polemiche seguite a quella che fu la prima fase dell’iter provinciale, ha accompagnato questa approvazione. Prossimamente già concretizzarsi l’idea di un manifesto pubblico, questa volta della maggioranza, per spiegare quanto realmente accaduto in questa faccenda.
«Questa che abbiamo portato in porto era una operazione che all’epoca doveva realizzarsi in sei sette mesi al massimo. Noi ci abbiamo impiegato de anni e mezzo. Il motivo e da ricercarsi nella posizione ostruzionistica della minoranza che, forse proprio perché si erano accorte della bontà del provvedimento, si sono poste di traverso relativamente all’approvazione della nostra variante alle norme tecniche di attuazione del piano regolatore». Per il nostro interlocutore due sono le alternative: «…o non si è capito il provvedimento, per ignoranza, oppure si è in mala fede. Io credo che il provvedimento sia stato capito».
Per l’architetto esponente del Pdl cercolese bisognava adeguarsi ad una legge e dare una norma certa. Purtroppo, ha tenuto a precisare Montella, il messaggio passato ha, in certi casi volutamente, falsato la realtà dei fatti. Si sarebbe parlato di “approvazione di variante al Prg”, cosa assai diversa da quella realizzata dall’amministrazione Tammaro. «Qualcuno, e purtroppo anche qualche altro della stampa, ha parlato anche di cementificazione. Niente di più sbagliato. Nel nostro provvedimento non si sono aumentate le cubature, cosa che tra l’altro non sarebbe stato possibile fare, noi abbiamo solo cambiato alcune destinazioni d’uso. Eppure il falso messaggio è passato o perché non si è capito niente anche in questo caso di quanto fatto o gli scopi sono stati ancora una volta esclusivamente politici».
Oggi alla luce del regolamento numero cinque dello scorso agosto, le regole in fatto di realizzazione di Puc sono sostanzialmente cambiate ed è proprio la proclamazione di queste nuove regole che ci porta al secondo punto, alla seconda novità che l’assessore Montella intendeva esporci.
«Oggi, alla luce di questi nuovi regolamenti, non farei più la variante, cosa che sino ad un anno è mezzo fa mi sembrava inevitabile. Oggi avrei proposto la realizzazione di un nuovo Piano urbanistico». Ed in effetti è proprio quanto l’amministrazione ha messo in conto di realizzare con la delibera 101 del 7 ottobre scorso. In questa delibera si da mandato all’Ufficio Tecnico Comunale di provvedere alla redazione di una proposta di PUC in conformità alla vigente legislazione regionale. L’Ufficio di Piano individuato nell’ambito dello stesso UTC, per la redazione dello stesso Piano Urbanistico, degli allegati, dei Piani di Settore e della Valutazione Ambientale Strategica, potrà avvalersi del supporto del Dipartimento di Progettazione Urbana e di Urbanistica dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.
«E’ questa, alla luce di una fase politica estremamente positiva ed alla luce di una normativa che snellisce drasticamente tutto l’iter procedurale per la realizzazione del Piano Urbanistico Comunale, una buona decisione. La nostra città potrà avere in tempi relativamente brevi rispetto al passato, anche grazie al fatto che il nostro comune non ha bisogno di edilizia abitativa, uno strumento urbanistico veramente aggiornato e moderno. Già da adesso – ha concluso l’assessore – posso garantire che i punti fondanti saranno il recupero urbanistico e soprattutto le vie di fuga, cosa di cui tutti parlano, ma che nessuno tiene veramente in buon conto in un territorio altamente esposto al rischio Vesuvio.
Nessuno si permetta di parlare di scelte unilaterali e di occasione perduta per una scelta condivisa. Prima di portare in giunta questa proposta ho incontrato per almeno quattro o cinque volte i capigruppo di tutte le forze politiche e pubblicamente mi sono sempre detto disponibile a fare mie le diverse proposte presentatemi. Alla fine le forze di opposizione hanno preferito rinunciare a collaborare per il bene del paese. Tengo però a precisare che per chi vuole portare e condividere le proprie idee le porte saranno sempre aperte, diversamente continueremo sulla nostra strada».
Parte quindi questa nuova fase dell’amministrazione del sindaco Pasquale Tammaro che dopo aver incassato gli ultimi importanti successi si appresta a perseguire nuovi ambiziosi obiettivi.
Gennaro Cirillo