Il Gazzettino vesuviano | IGV

Portici, indiscrezioni sul futuro del sindaco: grandi manovre in atto?

L’amministrazione comunale guidata da Vincenzo Cuomo non vive un momento felice. Le forti polemiche sollevate in città dalle madri nubili per i ritardi dei pagamenti e dai genitori per le proposte di accorpamento delle scuole cittadine, hanno creato tensioni e spaccature fra i consiglieri di maggioranza. Almeno questo è quanto è emerso dall’ultimo consiglio comunale, dove il primo cittadino ha sudato sette camicie per difendere il suo assessore di fiducia Vincenzo Mosca, finito nel mirino dell’opposizione e dalla frangia più polemica della maggioranza. Tuttavia i mugugni ed i mal di pancia all’interno delle forze di governo crescono sempre più. I primi segnali sono arrivati dai consiglieri di Sinistra e Libertà, che senza giri di parole hanno spiegato che sono pronti ad uscire dalla maggioranza se quest’ultima non rispetta il programma elettorale. 
 
Le indiscrezioni. Numerose notizie girano in città sui futuri obiettivi del primo cittadino Vincenzo Cuomo. Secondo voci vicinissime al leader del partito democratico, Cuomo punterebbe ad una candidatura al parlamento una volta terminato il suo mandato da sindaco. Tuttavia, secondo alcune indiscrezioni, il primo cittadino in recenti confronti con i vertici del partito democratico avrebbe ricevuto un secco no alla proposta di una sua candidatura al parlamento. Una voce che se trovasse conferma potrebbe disegnare nuovi scenari politici nella città della Reggia. Un possibile scenario, più volte disegnato anche tra gli addetti ai lavori, potrebbe essere un “allungamento” del mandato come sindaco per Vincenzo Cuomo. Infatti, secondo una “gola profonda”, il primo cittadino potrebbe essere sfiduciato dalla sua stessa maggioranza prima del raggiungimento dei due anni, sei mesi ed un giorno in modo da potersi ricandidare come sindaco. La manovra potrebbe avvenire per effetto dell’articolo 51, decreto legislativo 18 agosto 2000, numero 267 che recita: “Il sindaco e il consiglio comunale durano in carica per un periodo di cinque anni. Chi ha ricoperto per due mandati consecutivi la carica di sindaco non è, allo scadere del secondo mandato, immediatamente rieleggibile alla stessa carica, a meno che uno dei due mandati precedenti abbia avuto una durata inferiore a due anni, sei mesi e un giorno, per causa diversa dalle dimissioni volontarie”. Dato che quello in corso è il secondo mandato consecutivo per Cuomo, la manovra che permetterebbe la ricandidatura dell’esponente del partito democratico, dovrebbe avvenire entro l’otto dicembre.
 
Andrea Scala

Exit mobile version