BRINDISI: Rosti, Ciano, Rea, Buono (1’ st Ujkani), De Padova, Caravaglio (49’ st Dell’Anna), Greco, Guadalupi, Galetti, Mignogna, D’Amblè. A disp. Di Gregorio, D’Amanzo, Kettlun, Gennari, Prisco. All. Boccolini
CTL CAMPANIA: Mennella, Pellini, Russo, Gatta (38’ st Schiavi), Baratto, Cavallini, Di Paola, Di Palma, El Ouazni, Olivieri (15’ st Barone), Izzo (3’ st Narciso). A disp. Monteleone, Longobardi, Varone, Trematerra. All. Campana
ARBITRO: Proietti di Terni
MARCATORE: 29’ pt D’Amblè
NOTE: spettatori 600 circa con piccola rappresentanza ospite; ammoniti Caravaglio, Greco, Guadalupi, Russo, Gatta, Cavallini, El Ouazni, Narciso. Prima della partita osservato un minuto di raccoglimento per la scomparsa del motociclista Marco Simoncelli
BRINDISI – Al Campania i complimenti, al Brindisi i tre punti. Ai ‘guerrieri’ non basta una bella prestazione fatta di bel gioco e trame a tratti spettacolari: alla fine dei 90’ giocati al ‘Fanuzzi’, il calcio champagne mostrato dai napoletani non paga e la vittoria, complice uno sfortunato rimpallo difensivo, va al Brindisi. D’Alterio ancora fuori, ben rimpiazzato da Russo sull’out basso a sinistra. Linea verde sugli esterni alti con Izzo e Di Paola. Campania senza timori reverenziali al cospetto dell’avversario blasonato. Pronti via e la manovra ospite è subito spumeggiante: Di Paola assiste, El Ouazni conclude, Rosti blocca dopo nemmeno un giro di lancette. Il Brindisi non la vede, mai, il Campania attacca con sei effettivi: il fraseggio di prima è un bel vedere fino ai sedici metri, manca l’assolo in area di rigore pugliese, dove spicca un ottimo Caravaglio. Si ricorre, allora, al tiro da fuori: ci provano in serie Olivieri e Gatta, c’è la potenza ma non la precisione. Sull’erba naturale del ‘Fanuzzi’ c’è solo una squadra in campo, ma proprio nel momento migliore dei partenopei arriva la doccia gelata: una palla all’apparenza innocua spiove dalla trequarti, incomprensione difensiva, ci prova una prima volta Galetti che viene rimpallato, ma la malasorte vuole che la sfera finisca sui piedi di D’Amblè che fa secco Mennella per il vantaggio a sorpresa dei padroni di casa, inesistenti fino a quel momento. Nel finale di tempo El Ouazni tenta una sforbiciata spettacolare, ma non impatta bene. Nella ripresa Campana inserisce subito Narciso per Izzo, Boccolini toglie un centrocampista (Buono), per un difensore (Ujkani). Forte del vantaggio, il Brindisi rientra rincuorato e per poco non beffa Mennella che sfiora quel tanto che basta il tiro dal limite di Mignogna per sventare il pericolo in angolo. Rispetto alla prima frazione la ripresa è più combattuta, col Brindisi che usa anche le cattive per tenersi stretto l’uno a zero. Caravaglio tenta la sortita da corner, palla fuori. Al quarto d’ora finisce la partita di Olivieri che fa posto a Narciso. Di Paola tenta la prodezza dai 25 metri, sfera a lato. Il leit- motiv del match non cambia: ‘guerrieri’ brillanti fino ai 16 metri pugliesi, ciò che manca, però, è sempre l’acuto in zona gol. In verità le occasioni per impattare non mancano e capitano entrambe ad El Ouazni che prima devia di testa a lato (era in buona posizione) un cross di Narciso poi cade in area dopo un’incursione personale, ma per l’arbitro è simulazione. Peccato non averle sfruttate. E così, dopo 4’ di recupero, arriva il triplice fischio finale con il successo dei biancoblu ed il rammarico degli ospiti.
INTERVISTE
Nella sala stampa del ‘Fanuzzi’ sono tutti sorpresi da questo Campania: in Puglia si aspettavano una squadra rognosa e ostruzionistica, in campo si è vista una compagine che sa giocare ed a cui piace giocare a calcio: i complimenti per i ‘guerrieri’ e per mister Campana ‘si sprecano’. Lo stesso tecnico napoletano ringrazia ma tra amarezza e rimpianto spiega “che nel calcio vince chi la butta dentro”. “Chi ci conosce sa che abbiamo nell’organizzazione di gioco una nostra caratteristica: alla mia squadra piace giocare a calcio. Siamo stati un po’ evanescenti in avanti, ma questo è lo scotto da pagare quando si ha una squadra giovane e alla prima esperienza in serie D. Penso che meritassimo qualcosa in più e di conseguenza ritengo che alla fine il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto. Mi fa piacere essere uscito da Brindisi tra i complimenti della società ospitante, un club importante, una piazza che merita ben altre categorie, e gli applausi del pubblico di casa: però nel calcio conta e vince chi la butta dentro. Il primo tempo è stato bellissimo, con le squadre che si sono affrontate a viso aperto: noi abbiamo giocato bene, fino alla trequarti, poi, però, c’è mancato quel pizzico di cattiveria sottoporta”. Il Brindisi era reduce dalla scoppola di Martina eppure, complice un Campania bello ed armonioso, non si è praticamente mai visto dalle parti di Mennella: “Noi prepariamo le partite sempre allo stesso modo – sottolinea il trainer – a prescindere dall’avversario. I nostri attaccanti hanno purtroppo poca esperienza in questa categoria, qualche situazione infatti, poteva essere gestita meglio”. Anche il suo collega Boccolini fa i complimenti alla squadra partenopea: “Ben organizzati, velocissimo nelle ripartenze, corti e attaccavano in sei. Se non fossimo stati attenti avremmo avuto seri problemi. Il Campania è la più bella squadra vista finora a Brindisi. Congratulazioni a loro”.