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Fincantieri, Bobbio: il 27 ottobre riunione in Prefettura su indotto

È pervenuta oggi una nota a firma di S.E. prefetto De Martino con la quale viene convocata, presso la Prefettura di Napoli, per il giorno 27 ottobre 2011, la riunione sulla vertenza dei lavoratori del gruppo Fincantieri e indotto”.

Lo annuncia il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio.

“La convocazione riguarda tutti i soggetti istituzionali coinvolti nella vertenza, dal ministero per lo Sviluppo economico a quello del Lavoro, dalla Regione Campania alla Provincia di Napoli, al Comune di Castellammare di Stabia, nonché le parti sociali, gli imprenditori dell’indotto, l’amministratore delegato della Fincantieri, le associazioni datoriali di categoria, l’Inps e l’ufficio provinciale del lavoro”, ha aggiunto Bobbio.

“Ringrazio il Prefetto De Martino per la sensibilità e la prontezza con cui ha accolto, all’indomani dell’ultima riunione tecnica tenutasi al ministero dello Sviluppo economico, a Roma, le molteplici istanze tese ad ottenere in sede prefettizia un momento di valutazione comune dello stato di avanzamento della vicenda e di elaborazione delle strategie necessarie a fornire ai lavoratori non solo di Fincantieri, ma in particolare dell’indotto, le migliori e più tranquillizzanti prospettive circa la loro tutela occupazionale. Ho grande fiducia che, in quella sede, con lo sforzo comune di tutti, si riuscirà a fornire le prime concrete risposte idonee a governare un aspetto di questa annosa e dolorosa vicenda che non solo costituisce parte integrante e centrale del protocollo d’intesa, ma che, a pochi giorni dalla firma dello stesso, rappresenta il punto più delicato di sofferenza dei lavoratori”, ha concluso Bobbio.

 

“La vicenda Fincantieri, per quanto riguarda Castellammare di Stabia, è troppo delicata per essere affrontata, con tutto il rispetto per il presidente degli armatori italiani Paolo D’Amico, con toni tutto sommato semplicistici tipici di chi osserva la questione da lontano e non ne vive personalmente le drammatiche ricadute. Certamente, è da cogliere come obiettivo virtuoso, il suggerimento alla condivisione dei percorsi, ma ritengo necessario stigmatizzare con forza la assoluta inaccettabilità di un intervento che, nel bel mezzo di un lavoro duro e faticoso, teso da parte di tutti a salvare la missione produttiva del cantiere di Castellammare, con inaccettabile leggerezza introduce un argomento che non è affatto all’ordine del giorno, ossia quello della riconversione”.

 

Lo ha detto il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio.

“Mi permetto segnalare al presidente D’Amico che sono ormai mesi che stiamo lavorando a un protocollo d’intesa, la cui firma arriverà tra pochi giorni, che parla una lingua del tutto diversa rispetto alla sua, un protocollo d’intesa fortemente voluto dal ministro Romani e dal presidente Caldoro, il cui contenuto si rifà esclusivamente ad obiettivi di natura marcatamente industriale, quali l’affidamento dello studio di fattibilità del nuovo bacino di costruzione, l’adeguamento dell’attuale struttura cantieristica per nuovi carichi di lavoro, la ricerca di nuove commesse e la tutela dei lavoratori, specialmente di quelli dell’indotto, dal punto di vista del sostegno al reddito e della qualificazione e riqualificazione professionale”, ha aggiunto Bobbio.

“Con l’occasione, faccio sommessamente notare al presidente D’Amico che, forse, qualcuno gli ha fornito informazioni errate, atteso che i due pattugliatori sono già in lavorazione al cantiere di Castellammare di Stabia. Spero, al contrario, vivamente, di poter contare almeno da questo momento in poi sul sostegno del presidente D’Amico nel sollecitare gli armatori italiani, e quelli campani in particolare, ad una maggiore attenzione e ad una nuova concretezza nell’individuare percorsi che possano portare al cantiere di Castellammare nuove commesse riguardanti proprio le loro flotte. Non è bello parlare dei problemi altrui, qui in Italia, risolvendo i propri all’estero”, ha concluso Bobbio.

 

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