La crisi economica ha investito anche l’Italia con conseguenze serie a tutti i livelli, anche le multinazionali devono affrontare alcune difficoltà. Purtroppo spesso queste problematiche sono affrontate facendone gravare il peso sulle fasce più deboli. E’ quello che accaduto alla Novartis.
A seguito della crisi, la multinazionale svizzera sta pensando di cedere a terzi la produzione di un farmaco utile nel curare le intossicazioni da ferro, soprattutto nei soggetti affetti da anemia mediterranea, il cui principio attivo è la deferoxamina. Attualmente nella produzione del Desferal (questo il nome del farmaco in questione), sono impiegati trenta dipendenti, dei circa quattrocento che compongono l’organico.
I 30 rientrano nei 2000 esuberi annunciati dal gruppo, gli altri sono divisi fra le sedi svizzere e statunitensi. Per ora i lavoratori possono ancora sperare in quanto la società ha avviato un confronto con i sindacati per riuscire a risolvere la situazione senza licenziamenti o cassa integrazione. Si stanno considerando prepensionamenti e ricollocazioni dei lavoratori in altri settori.
Anna Bottone