Oggi si è festeggiata una coppia eccezionale, Giuseppe Acanfora e Giuseppina Pellì che hanno festeggiato i 70 anni dalla loro unione coniugale con amore, dicono che se tornassero indietro si sposerebbero ancor prima.
Giuseppe Acanfora e Giuseppina Pellì (96 anni lui, 95 anni lei), lui insegnante in pensione e lei casalinga, hanno festeggiato il 28 ottobre 2011 il loro 70° anniversario di matrimonio.
Giuseppe Acanfora e Giuseppina Pellì, assieme da 78 anni, già perché prima dei 70 anni di matrimonio sono stati fidanzati per altri otto, hanno cresciuto 5 figli, 16 nipoti e 17 pronipoti, la loro casa non è rimasta mai vuota, ancora oggi non c’è giorno che figli, nipoti e pronipoti non passino per la loro casa prima di andare al lavoro o al loro ritorno.
Una ricorrenza meravigliosa in ricordo e per rinnovare quel fatidico “si” pronunciato il 28 ottobre del 1941.
A festeggiare il particolare evento, c’erano i 5 figli dei due coniugi, i 16 nipoti, i 17 pronipoti, tutti i parenti, che non hanno nascosto momenti di emozione e di commozione nel corso della mattinata.
I coniugi Acanfora che hanno raggiunto questo nuovo traguardo pur tra mille gioie ed altrettante difficoltà, sono stati sempre circondati dall’affetto di quanti li hanno sempre ben voluti e rispettati per la loro disponibilità e cordialità.
Giuseppe Acanfora, nasce il 28 gennaio1915 a Scafati in Contrada 28 ma cresciuto in Via Crapolla a Pompei, nel 1937 si diploma all’istituto Magistrale di Napoli “Eleonora Pimentel Fonseca”.
Subito dopo, nell’ottobre 1937, viene chiamato a fare il militare di leva e arruolato come allievo ufficiale alla scuola militare di Salerno si congeda a giugno del 1938.
Nel gennaio del 1939 richiamato per il regolare servizio militare in qualità di ufficiale viene assegnato al 19° Reggimento Fanteria Divisione Brescia, distaccato a Nicastro (CZ).
Nell’autunno del 1939 la sua Divisione viene inviata in Africa Settentrionale, prendendo posizione nel deserto a 20 Km. da Tripoli, allo scoppio della guerra viene inviato prima sul fronte tunisino e poi a Tobruch contro gli inglesi.
Ricorda la povertà dello Stato di allora, perché a quei tempi tutti gli ufficiali furono obbligati a comprarsi la pistola, una Beretta calibro 9 corto.
Rientrato in l’Italia, da Tobruch, per trascorrere a casa una licenza straordinaria di trenta giorni, gli viene notificato l’ordine di raggiungere il 19° Reggimento di Fanteria di stanza a Catanzaro il 6 ottobre 1941 per poi essere trasferito il16 luglio 1943 prima al 29° Reggimento Fanteria e successivamente a Torino.
Dopo l’8 settembre 1943 sottrattosi alla cattura fa parte delle forze armate tedesche, verrà congedato il 1° gennaio 1945 con il grado di Capitano.
Nell’anno scolastico 1948/49 è chiamato ad insegnare alla Scuola elementare prima con incarico annuale, diventando titolare di cattedra 1° ottobre 1956.
Nei primi anni 50 aderisce alla lista civica, costituita da Monsignor Ronca allora Prelato di Pompei, che si contrapponeva alla lista della Democrazia Cristiana, e viene eletto Consigliere Comunale.
Il 5 settembre 1956 riceve dal Ministero della Difesala Croceal Merito di Guerra.
Collocato in pensione nell’ottobre 1976, si dedica con passione ad aggiustare orologi, mettendo su un laboratorio di orologeria, lavoro che tutt’oggi, a 96 anni, lo impegna e che riesce a fare senza uso di occhiali.
Giuseppina Pellì, di famiglia calabrese, nasce a Napoli il 2 agosto 1916 ma cresciuta negli Scavi di Pompei, abitando negli alloggi demaniali, allora assegnati ai dipendenti, nel Viale di San Paolino, perché il suo papà era Capo Custode degli Scavi.
Si sposterà a Vibo Valencia solo dopo il matrimonio, avvenuto il 28 ottobre 1941, per seguire il marito di stanza a Catanzaro.