Rubinetti a secco per migliaia di persone in tutta l’area vesuviana e scattano le immancabili polemiche per gli inevitabili disservizi ma anche e soprattutto per la mancata adozione di un piano di comunicazione adeguato a gestire emergenze di questo tipo. L’improvvisa rottura della condotta idrica regionale ha lasciato senza acqua intere zone di Portici, Ercolano, Torre del Greco, Torre Annunziata e San Giorgio a Cremano e nelle prossime ore, l’emergenza potrebbe estendersi lungo tutto il Miglio d’Oro. Cosa questa che non sarebbe dovuta avvenire, o almeno non in questi tempi, se sul sito ufficiale della Gori, società che gestisce i servizi idrici dell’ intera fascia vesuviana, vi è specificato che i disservizi avrebbero dovuto iniziare solo a partire dalla notte tra oggi e domani 3 novembre. Tutto ha avuto inizio nel tardo pomeriggio di ieri, quando ai piani alti delle abitazioni si è verificato un brusco calo della pressione fino al blocco totale dell’erogazione. I call center della Gori e della Protezione Civile sono stati messi sotto assedio da utenti legittimamente nervosi perché non tempestivamente avvisati. Nessuna spiegazione o informazione , né ai cittadini né alle amministrazioni locali. Tanto che il sindaco di Portici, Vincenzo Cuomo, alle 20 circa di ieri, ancora non aveva ricevuto alcuna comunicazione in merito:”Eppure, in questi casi – ha spiegato – dovremmo essere i primi a ricevere notizie per poter informare tempestivamente i cittadini e attivarci per fronteggiare eventuali necessità”. Solo in serata la Gori ha diffuso un comunicato che, confermando l’entità del guasto, ha fornito un quadro un po’ più chiaro della situazione:”Stiamo intervenendo su un guasto alla condotta regionale che serve i comuni vesuviani per cui è a rischio tutta la erogazione da San Giorgio a Cremano a Torre Annunziata. Al momento la fornitura continua a essere assicurata a una parte di utenze attraverso il ricorso a serbatoi di riserva, ma nelle prossime ore non saremo più in grado di garantire l’erogazione. Abbiamo richiamato in servizio tutte le unità disponibili visti i giorni festivi, ci sono stati problemi sopraggiunti nelle operazioni di riparazione ma contiamo di riportare la situazione alla normalità entro la giornata di domani (oggi per chi legge)”. Questa mattina la triste sorpresa, metà dei territori vesuviani a secco. In questi ultimi tempi pare ci si stia abituando a tali emergenze che rimandano ad una situazione divenuta ormai insostenibile, a una rete idrica fatiscente o “colabrodo” come la definisce il sindaco Cuomo e ad uno scarso piano di comunicazione. Sulla questione è intervenuto il consigliere provinciale della Federazione delle Sinistre, Giorgio Carcatella:”Tutto è avvenuto senza alcun preavviso. La Gori ha dimostrato di non essere adeguata nel rispondere al principio dell’informazione e della trasparenza nella sua attività, mentre invece con solerzia ha provveduto ad aumentare le tariffe. I disagi per i cittadini persistono e quindi è necessario conoscere di chi sono le responsabilità di questa gravissima dimostrazione di incapacità gestionale. E’ tempo di cambiare pagina anche nell’Ato 3, – continua Carcatella – le amministrazioni comunali del vesuviano facciano come Napoli e vadano al superamento di una struttura che non offre correttamente i servizi ed è figlia di una logica del profitto che va superata con la costituzione di una Azienda speciale pubblica”. Carcatella ce ne ha anche per l’amministrazione comunale di S. Giorgio a Cremano:”La scelta infelice di chiudere il comando della Polizia Municipale, non offrendo più un servizio notturno alla città, ha determinato l’assenza di comunicazione fino alla mattinata e non si è previsto un sostegno della protezione civile alla comunità che continua ad essere vessata nei costi a fronte di una incapacità, anche amministrativa.” “Inoltre il portale istituzionale del comune non riporta alcuna comunicazione – aggiunge il consigliere – quindi c’è da dedurre che non sia stata comunicata la situazione da parte della Gori che intanto si giustifica diversamente, ed allora c’è da chiedersi chi ha toppato in questa vicenda? Penso che i cittadini non meritino questa superficialità”. La Protezione Civile locale, attraverso l’assessore al ramo Franco Barone, assicura che “solo stamane abbiamo avuto comunicazione dell’emergenza e ci siamo subito attivati, predisponendo auto munite di megafono per informare la cittadinanza della possibile installazione di autobotti presso le principali piazze del territorio per fornire acqua ai cittadini per quanto possibile. Ma al momento non sappiamo ancora quanto durerà l’emergenza”.
Claudio Di Paola