Il Mav e gli scavi di Ercolano faranno da location alla rappresentazione de “Le 12 fatiche di Ercole”.
Una messa in scena che grazie ai costumi, ad un linguaggio originale, diretto, intriso di espressioni dialettali e alla suggestiva ambientazione porteranno lo spettatore dritto nel cuore della storia dell’eroe greco più conosciuto al mondo. Un percorso storico e culturale che associando l’intrattenimento alla didattica e alla visita archeologica permetterà al pubblico di conoscere i volti, i nomi degli antichi ercolanesi nonché il loro stile di vita, la storia della loro comunità e i costumi del tempo.
Il debutto dello spettacolo – prodotto da Tappeto Volante per la regia di Domenico M. Corrado – è previsto per il 5 novembre alle ore 21. L’acquisito del biglietto consentirà la fruizione solo dello spettacolo teatrale, ma previa prenotazione, sarà possibile abbinare alla rappresentazione anche una visita guidata negli scavi di Ercolano. Un progetto destinato, in particolar modo, alle scuole di ogni ordine e grado, capace però di attrarre anche un pubblico adulto.
La trama. Figlio di Zeus e della mortale Alcmena, Ercole, non ha mai sopportato suo fratello maggiore, Euristeo, figlio della stessa madre, ma di padre non divino. Un umile mortale gracile di costituzione, ma a quanto pare molto più intelligente di lui! Vista la predilezione di Giove per Euristeo, in Ercole crebbe sempre di più un odio profondo per il fratello maggiore. Il padre degli dei, non poteva tollerare un atteggiamento del genere e per “ridimensionare” il figlio e renderlo umile tramutò la sua imponente statura in ridicolo metro e dieci di altezza. Per tenerlo impegnato e smorzare le voglie autolesioniste, gli ordinò di compiere dodici imprese formidabili che prevedevano un grado d’intelligenza superiore alla media!
Un’impresa in cui Ercole potè fare affidamento solo su Acate, già scopritore del moto dei pianeti.
Vincenzo Mirabella