“La legge va rispettata”, “la legge è uguale per tutti”, ogni giorno capita di imbattersi in queste indicazioni legittime e perentorie che rappresentano i valori costitutivi di una democrazia, i principi generali del diritto e insieme della convivenza civile. Tutti sono tenuti ad osservare le normali prescrizioni che regolano la condotta specifica di ognuno all’ interno di una comunità. Così è in teoria, per coloro che credono fermamente nella giustizia ma in pratica non lo è per chi dovrebbe far rispettare la legge dando il buon esempio, spesso in virtù del semplice fatto di rappresentarla, e non lo fa. Ciò determina una sperequazione tra i comportamenti se non dei veri abusi (di potere). Se tutti i cittadini devono rispettare le leggi (a partire dal semplice codice della strada) non si capisce bene perché le istituzioni e/o autorità, che sono costituite anch’esse dapprima di cittadini e solo poi, di soggetti aventi determinate funzioni, debbano sentirsi “privilegiate” se non esentate dagli stessi obblighi che caratterizzano la vita dei “normali” cittadini. Un argomento “atavico”, ormai risaputo penserete, sfiorati dal considerare la cosa come “consueta” e per questo non nuova tale da indurre ad una facile e più sbrigativa rassegnazione. Ma c’è chi proprio non tollera queste “condotte” sulla falsariga del “Fate quello che dico io, ma non quello che faccio” e lo denuncia apertamente come fa il Movimento Cinque Stelle di San Giorgio a Cremano, resosi portavoce di numerose lamentele da parte dei cittadini stufi dei continui abusi praticati dalle autorità locali nonché dalle forze dell’ordine, quindi i tutori della legge:”In questi giorni ci sono arrivate diverse segnalazioni di comuni cittadini riguardo ad abusi effettuati da esponenti politici locali e agenti di polizia municipale attestanti il mancato rispetto del codice della strada. E’ facile notare consiglieri comunali che parcheggiano le loro auto sulle strisce pedonali, dinanzi al Municipio, e spesso, colti in flagrante da semplici cittadini adducono il pretesto della “fretta” per la convocazione di un consiglio comunale straordinario o personale della polizia municipale fermarsi o sostare nei pressi del Comando in via Galdieri dove la segnaletica sia orizzontale che verticale prescrive un chiaro divieto, cosa questa ancor più grave perché tra le loro funzioni spicca proprio quella di comminare ingenti multe e verbali ai trasgressori del codice della strada. Questi non sono solo inaccettabili atteggiamenti di prevaricazione ma anche di insensibilità – accusano i grillini – Non deve essere più normale vedere questi sfacciati abusi o che il cittadino onesto scrolli le spalle, sospiri, e si giri dall’altra parte! Prendiamo coscienza dei nostri diritti, rivendichiamo la tutela dei beni comuni, pretendiamo innanzitutto dalle istituzioni il rispetto delle regole”. In tempi in cui l’amministrazione comunale ha deliberato un provvedimento, che fa ancora discutere, in base al quale anche i disabili d’ora in poi saranno costretti a pagare all’interno delle strisce blu, alcune “pratiche” a dir poco discutibili andrebbero magari riviste, se non per l’etica almeno per non far risaltare ancor di più agli occhi della gente comune, l’ingiustizia sociale.
Claudio Di Paola