Torre Annunziata: i Progressisti Democratici minacciano di lasciare la coalizione di maggioranza

I Progressisti Democratici di Torre Annunziata, con un comunicato stampa, hanno lanciato una sorta di ultimatum all’attuale maggioranza. Hanno cominciato astenendosi durante il consiglio comunale per la votazione sull’emendamento al riequilibrio di bilancio. Le modifiche approvate  hanno azzerato quasi del tutto il fondo di riserva, provocando la cancellazione di una serie di iniziative importanti, come la pulizia delle caditoie, il Premio Elia Rosa e gli incentivi per i commercianti della zona sud della città, a favore di attività ricreative per gli anziani, festa dei nonni e randagismo.

Quello che chiedono sostanzialmente è un documento scritto, con cui l’attuale maggioranza si impegni a sostenere e ricandidare il sindaco Starita.

Durante questa legislatura, al partito sono state affidate le deleghe relative alla gestione della questione “foce del Sarno” e quelle relative alla raccolta differenziata porta a porta. Stando a quanto detto nel comunicato, entro aprile dovrebbe giungere ad una svolta la questione Sarno grazie al collegamento di tutte le fogne, che attualmente sversano in mare, al depuratore ed entro fine dell’anno la raccolta porta a porta dovrebbe essere esteso a tutta la città.

Si legge: “E’ da tempo oramai che stiamo chiedendo alla maggioranza di esprimersi con un documento chiaro di sostegno e di ricandidatura del sindaco Starita. Ma questa maggioranza sembra solo voler arrivare a fine legislatura vivendo alla giornata, tentando ancora oggi di poter occupare qualche poltrona per questi ultimi mesi che mancano alla fine della legislatura. Noi Progressisti e Democratici non dobbiamo dimostrare più niente in termini di lealtà e correttezza; siamo rimasti sino ad ora solo per lealtà nei confronti di Giosuè Starita ma è chiaro che se non ci perverranno segnali di  sintonia con il nostro modo di praticare la politica non ci resterà altra scelta che abbandonare tale coalizione”.

Non resta che aspettare le reazioni della coalizione.

Anna Bottone