Napoli, calci e pugni all’auto di De Magistris: identificate dieci persone dell’ex progetto Bros

Nel corso di una iniziativa che vedeva coinvolti i bambini delle scuole elementari, per la consegna del primo compost ricavato dalla raccolta differenziata della città, l’auto del sindaco de Magistris è stata accerchiata da qualche decina di persone, che lo hanno poi pesantemente ingiuriato.

Dieci persone sono state identificate e denunciate dagli agenti della Digos di Napoli: secondo le prime verifiche, si tratta di disoccupati dell’ex progetto Bros e di aderenti alla sigla dei Banchi nuovi, che dovranno rispondere dei reati di manifestazione non autorizzata, violenza privata aggravata, oltraggio a pubblico ufficiale.

Gli stessi Bros avevano appoggiato la candidatura di de Magistris, forti della speranza che il Comune potesse impiegarli nella raccolta differenziata.

Il Sindaco ha definito la forte contestazione come “una pianificazione e azione teppistica di tipo squadristico e fascista”. Il sindaco ha poi dichiarato: “Se ci saranno fondi destinati alla differenziata si aumenteranno i posti di lavoro con un bando trasparente. I posti di lavoro vengono assegnatiha aggiuntocon criteri di trasparenza”. De Magistris ha ribadito con fermezza che “l’attuale amministrazione è aperta al dialogo con tutti anche con i detenuti, ma non con i violenti a cui non verrà concessa nessuna occasione di dialogo”.

D’altra parte, i precari del progetto Bros fanno sapere, tramite un comunicato che “è stata una “contestazione”’, non “una aggressione violenta o un’intimidazione”

“I disoccupati – spiegano in una nota – avevano colto l’occasione di una cerimonia pubblica col sindaco per incontrarlo e ottenere la conferma di una convocazione per il 10 novembre del tavolo interistituzionale chiesto da mesi da tutti i precari Bros. Chi si è sottratto ad un incontro è stato ancora una volta de Magistris” – si legge nella nota – “Di fronte all’atteggiamento sprezzante del “sindaco della democrazia partecipata”, si sono levate urla di disperazione di chi non ha come campare e rivendica di andare a lavorare.” Secondo i precari “è chiaro che per il sindaco de Magistris cambiamento e rivoluzione cominciano e finiscono con talk show televisivi. Alle innumerevoli richieste di farsi promotore della convocazione del tavolo interistituzionale, continua a menar il can per l’aia attribuendo le responsabilità alle altre istituzioni”

Intanto, secondo l’agenzia Il Velino, la Procura di Napoli ha aperto un fascicolo d’indagine sul caso, che va ad aggiungersi alle inchieste già in corso riguardanti le azioni dei disoccupati organizzati. A seguito dell’aggressione, il questore Luigi Merolla ha annunciato che “d’intesa con il sindaco sarà disposta una maggiore cura non solo in occasione di impegni ufficiali, ma anche per spostamenti minori ed estemporanei che potrebbero essere occasione di intimidazioni e minacce”.

Al Sindaco la solidarietà dei principali esponenti politici locali e non solo: dal governatore Caldoro a Nichi Vendola.

Mario De Angelis

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