Torre Annunziata, la guardia costiera sequestra peschereccio: sventata frode comunitaria

Ieri mattina la Capitaneria di Porto di Torre Annunziata, comandata dal Tenente di Vascello Claudia DI LUCCA, ha portato a termine una brillante operazione nell’ambito dei controlli sulla filiera della pesca, a conferma del continuo impegno degli uomini della Guardia Costiera a tutela di questo strategico settore.

L’operazione è scattata in nottata con l’appoggio della sala operativa della Capitaneria di Napoli, i militari della Guardia Costiera oplontina hanno fermato un peschereccio che rientrava da una battuta di pesca, fin qui tutto normale se non fosse che il peschereccio non avrebbe potuto operare, avendo fatto richiesta al Ministero delle Politiche Agricole e Forestali di cessare l’attività e accedere ai fondi comunitari per la demolizione del peschereccio, istanza accettata dal Ministero che ha emesso un decreto a settembre con un importo d’indennizzo pari a  1.040.550 Euro. L’armatore aveva 4 mesi di tempo dall’emissione del decreto per far demolire il peschereccio, sotto controllo di una commissione Ministeriale e della Guardia Costiera, ed incassare il denaro. Ad aggravare la situazione c’è da aggiungere il peschereccio, avendo fatto istanza di fermo pesca, non poteva pescare sprovvisto della relativa licenza di pesca.

La presunta frode è stata smascherata grazie ad una attenta attività di intelligence condotta dagli uomini coordinati dal comandante Claudia DI LUCCA, che verificati “strani” movimenti del peschereccio, la scorsa notte si sono appostati ed hanno colto in flagrante l’equipaggio del peschereccio, che rientrato in porto all’alba, stava sbarcando e commercializzando il pescato.

Sono stati elevate sanzioni amministrative per un totale di oltre 5 mila euro, è stato sequestrato l’intero carico di pesce azzurro pescato del peso di circa 1000 kg ed anche la rete da pesca e gli attrezzi di bordo. Il pesce sequestrato, dichiarato edibile dai veterinari dell’ASL NA 3 sud UOV 56, è stato devoluto in beneficenza alle mense di alcuni istituti religiosi e associazioni o.n.l.u.s.

Gli armatori del peschereccio, C.A. 36 anni e C.F. 51 anni entrambi di Toorre Annunziata,  sono stati denunciati alla competente Autorità Giudiziari.

“Un’operazione che dimostra il nostro continuo impegno nel controllare tutta la filiera della pesca  – ha commentato il Comandante Claudia DI LUCCA, che continua – E va sottolineato il fatto che abbiamo fermato un’attività che potrebbe configurare una presunta frode ai danni dello Stato e della U.E., perché gli armatori del peschereccio avrebbero potuto incassare indebitamente oltre 1 milione di euro, mentre continuavano a pescare senza la licenza. Devo quindi esprimere il mio grande apprezzamento per l’impegno dei miei uomini e per la preziosa collaborazione del personale veterinario della ASL Napoli 3 SUD, il cui supporto si è dimostrato, come sempre, essenziale.”

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