La sede della scuola media statale d’Ercolano “Scotellaro-Ungaretti” di via Case Vecchie in località San Vito, negli ultimi giorni è stata testimone di una violenta aggressione ai danni di una Docente di sostegno da parte dei genitori di un sedicenne.
Nel mese di Aprile dello scorso anno, l’insegnante avrebbe sorpreso il ragazzo -introdottosi nell’istituto probabilmente con il pretesto fittizio di dover consegnare la merenda alla sorella minore- amoreggiare con una compagna di scuola. L’insegnante, dopo aver ripreso il ragazzo, sarebbe stata violentemente insultata e minacciata dall’ex alunno: avrebbe quindi deciso di denunciare l’accaduto.
Nei giorni scorsi, a casa del ragazzo arriva un invito a comparire presso gli uffici del Tribunale per i Minorenni di Napoli; dopo pochi giorni dalla convocazione i genitori si sarebbero recati dal preside per chiedere ulteriori spiegazioni sull’accaduto e, non soddisfatti, hanno raggiunto l’aula in cui l’insegnante di sostegno stava facendo lezione ad una sua allieva. Dopo averla aggredita verbalmente, la docente è stata malmenata, schiaffeggiata e colpita con un pugno.
Allertate le forze dell’ordine, è intervenuta una pattuglia di polizia ed il 118, che ha trasportato l’insegnante al pronto soccorso dell’ospedale Maresca di Torre del Greco, dove sono state riscontrate contusioni, abrasioni e slogatura della mandibola.
La polizia sta cercando adesso di ricostruire la dinamica dei fatti per individuare il colpevole dell’aggressione. Dalla scuola media è partito subito il sostegno nei riguardi della docente: il consiglio d’istituto ha votato una mozione di solidarietà nei confronti della donna. La vittima per il momento non ha fatto ritorno a scuola ma i colleghi sostengono che probabilmente chiederà il trasferimento in un altro istituto.
Il messaggio sotteso al fenomeno, sempre più diffuso negli ultimi anni, che vede i docenti come vittime di aggressioni, verbali ma non solo, da parte di alunni e genitori è evidente: fattori e cause diverse -come il processo di democratizzazione che ha investito i rapporti sociali azzerando radicalmente ogni tipo di “distanza” o l’innalzamento della cultura del cittadino medio- , hanno portato al deterioramento del ruolo e dell’immagine ‘sociale’ dell’insegnante.
Fino ad una cinquantina d’anni fa quella del docente era una professione socialmente rispettata ed ambita, i cui insegnamenti erano accettati addirittura acriticamente. Nella società attuale, alcuni insegnanti non sono orgogliosi di dichiarare quale sia la propria professione; per molti studenti il docente rappresenta l’adulto laureato che non è riuscito nelle proprie aspirazioni e che ha trovato nell’insegnamento l’ultima possibilità lavorativa.
Per fortuna però, non sono pochi nemmeno quei docenti, appassionati e coraggiosi, che dichiarano con orgoglio l’amore nei confronti del proprio ruolo e che vivono questa professione con grande impegno e senso di una fondamentale missione educativa in grado di favorire a pieno lo sviluppo della personalità dei ragazzi.
M. Ilaria Incitti