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Doppio Di Tuccio, l’Ercolano aggancia la vetta

C‘era una volta un coro che pervadeva le tribune del “Solaro”. Al triplice fischio del direttore di gara gli stoici quanto fradici tifosi granata possono finalmente rispolverarlo . Dalle ugole del tifo ercolanese,che questi ultimi anni gli infelici trascorsi calcistici avevano un po’ spento,senza però mai riuscire nel domarle,si leva alto nel plumbeo cielo,sino a squarciarlo,il ruggito di un popolo ferito: “salutate la capolista”. Persino il sole danza e canta in mezzo al pubblico impazzito per la gioia. Quasi un miracolo,dopo l’inenarrabile acquazzone che aveva accompagnato il primo tempo della gara. Nel bel mezzo del diluvio i lampi più splendenti,però,sono quelli che vengono dal campo più che dalle nubi e recano un nome e cognome d’autore: Mario di Tuccio prende per mano la squadra e con un rigore ed una punizione d’antologia affonda il Cicciano. Troppo tardi,infatti,gli ospiti si scuotono e così la rete di Di Meo ad un quarto d’ora dal termine non avvia l’agognata rimonta. Peccato,comunque,che il maltempo abbia falsato una gara che nella seconda frazione di gioco,quando la pioggia ha concesso una insperata tregua,ha dimostrato di possedere toni tecnici di categoria superiore. Il primo tempo diventa,invece,praticamente incommentabile,dal momento che i calciatori di ambo le formazioni non potevano far altro che sballottare la sfera da una parte all’altra di quello che più che un campo pareva una piscina. Tant’è che il direttore di gara al 32’ sospendeva la gara per evidente impraticabilità,facendola riprendere solo una ventina di minuti dopo. Poco male,perché la festa era già cominciata. La prima rete dei padroni di casa arriva al 25’,quando il fantasista Di Tuccio trasforma alla sinistra del portiere ospite il penalty da lui stesso conquistato. Qualche manciata di minuti più tardi il raddoppio: stavolta l’arcobaleno arriva prima della tempesta,perché la punizione dalla tre-quarti è un’autentica pennellata,uno schizzo variopinto in mezzo al grigiore che pervade l’area. Poi,come dicevamo,l’arbitro si vede costretto a fermare temporaneamente il match. Alla ripresa,complice la fine della pioggia e l’ottima performance del sintetico del comunale,la gara si fa più pimpante,con la squadra di casa che divora il tris con Nasti,a pochi passi dalla porta avversaria. Il Cicciano sembra,così prendere coraggio e prima colpisce la traversa,poi al 75’ accorcia le distanze. L’espulsione di Addeo occorsa poco dopo per doppia ammonizione spegne,tuttavia,le velleità di rimonta e lascia spazio alla festa granata. C’era una volta un coro,ma la nuova favola granata è ancora tutta da scrivere e da vivere.
MICHELE DI MATTEO

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