La Juve Stabia arriva a Padova con un centrocampo in emergenza, in virtù della squalifica di Cazzola e delle indisponibilità di Scozzarella, influenzato, e di Danucci, alle prese con problemi muscolari. Braglia rispolvera così dalla panchina il brasiliano Mezavilla ed il giovane Davì; in attacco, invece, Danilevicius torna titolare, mentre Sau va in panchina.
L’approccio alla gara da parte della Juve Stabia è positivo. Gli uomini di Braglia giocano a viso aperto e la gara è piacevole. Il Padova, grazie anche alle qualità di palleggio del suo centrocampo, fa la partita, ma le vespe non si chiudono, anzi, appena possono, si affacciano dalle parti di Perin, mettendo diverse volte in ambasce la difesa patavina. Le azioni più pericolose, però, sono dei padroni di casa: al 21’ Bovo mette i brividi a Colombi con un tiro dal limite che si perde di un soffio a lato; cinque minuti più tardi è Cacia a provarci, ma il numero uno delle vespe è straordinario e dice no all’attaccante ex Piacenza; al 30’ è invece Cutolo a sprecare una buona occasione, calciando fuori da buona posizione. La pressione del Padova si concretizza otto minuti dopo: punizione dalla trequarti per il Padova; Molinari salta a vuoto e Cuffa tira a botta sicura; Colombi si supera, ma la sua respinta termina sui piedi di Cacia, che non si lascia sfuggire l’occasione ed insacca. La reazione delle vespe c’è, ma è sterile: il primo tempo termina così 1-0.
Al ritorno in campo, tra le file delle vespe non ci sono più Zito e Molinari, apparsi spesso in difficoltà nel corso del primo tempo. Al loro posto, Braglia inserisce Maury e Erpen. Proprio il fantasista argentino, al 5’, sforna un assist al bacio per Mbakogu, che si invola verso la porta avversaria e punisce Perin con un bel diagonale. Il Padova a questo punto si rituffa in attacco e al 12’ si vede concedere un rigore per un fallo di Davì su Cuffa: dal dischetto Italiano è implacabile e porta sul 2-1 la sua squadra. Una mazzata terribile per la Juve Stabia, che, però, ha il merito di non mollare. Braglia, dal canto suo, inserisce anche Sau al posto di un generoso Raimondi. È proprio Sau a dare la scossa ai compagni e, dopo appena due minuti dal suo ingresso, spreca una buona occasione, svirgolando un buon passaggio di Danilevicius. La Juve Stabia, però, c’è e schiaccia il Padova nella propria metà campo. Il gol è nell’aria e arriva puntuale: al 32’ Erpen serve Sau in profondità e l’attaccante sardo supera in velocità Legati e con un bel diagonale batte Perin. Il Padova cerca di reagire e per poco non si riporta in vantaggio: siamo al 42’ quando Renzetti con un bel cross pesca solo in area il neo entrato Ruopolo, ma l’attaccante sciupa calciando altissimo sopra la traversa. L’ultima azione della gara è però di marca stabiese: bella azione di contropiede della Juve Stabia che porta Mbakogu a tu per tu con Perin; l’attaccante nigeriano è, però, stremato e sbaglia il controllo, sciupando la palla del possibile 2-3. L’arbitro Nasca di Bari fischia subito dopo la fine del match: per la Juve Stabia un punto d’oro verso la salvezza.
Tabellino gara
Padova (4-3-3): Perin; Donati, Schiavi, Legati, Renzetti; Bovo (40′ s.t. Ruopolo), Italiano, Cuffa (27′ s.t. Jidayi); Cutolo (23′ s.t. Dramè), Cacia, Lazarevic. All. Dal Canto.
Juve Stabia (4-4-2): Colombi; Baldanzeddu, Scognamiglio, Molinari (1′ s.t. Maury), Dicuonzo; Raimondi (15′ s.t. Sau), Davì, Mezavilla, Zito (1′ s.t. Erpen); Danilevicius, Mbakogu. All. Braglia.
Arbitro: Luigi Nasca di Bari
Marcatori: 38′ p.t. Cacia (Pd); 5′ s.t. Mbakogu (Js); 13′ s.t. Italiano su rig. (Pd); 32′ s.t. Sau (Js)
Ammoniti: Zito, Maury, Davì, Mezavilla, Colombi (Js); Cacia (Pd)
Corner: 4-4
Recupero: 1’pt+3’st
Spettatori: 8000 ca
I migliori e i peggiori
Dicuonzo: voto 7
Mbakogu: voto 6,5
Erpen: voto 6,5
***
Zito: voto 5
Molinari: voto 5-
Davì: voto 4,5