I padroni di casa scendono in campo con la diagonale di zona 1 composta da Longobardi e Libraro, Ruggiero e Senatore in banda, Rea e Giacobelli al centro, Crispo libero; mister Calabrese, allenatore dell’Elpral Baiano, risponde con Matarazzo in cabina di regia, Amodeo opposto, Tucci e De Palma schiacciatori, Ucci e Valletta al centro, Calero libero.
Il primo set vede un miglior avvio degli irpini (4-6) ma presto la truppa oplontina si rifà sotto e va al primo time out tecnico con due lunghezze di vantaggio (8-6). Al rientro in campo gli ospiti spariscono dal campo: il libero Calero soffre troppo in ricezione e l’Oplonti, sospinto dalla sua torcida, comincia a spingere sull’acceleratore, grazie anche a tanti tocchi a muro che permettono numerose rigiocate per Longobardi che smista palloni per tutti i suoi compagni. Il gap aumenta col passare dei minuti e il primo parziale vede l’Oplonti andare al cambio di campo con un roboante 25-12 in proprio favore.
Nel secondo set, con formazioni confermate da ambo i lati, la partita è molto più equilibrata. Il Baiano trova più quadratura in ricezione e sbaglia di meno in attacco con Ucci e Tucci in particolare evidenza mentre i torresi sbagliano qualche battuta di troppo facendo riaffiorare fantasmi già visti nelle precedenti uscite. L’Oplonti va avanti sul 22-21 ma il Baiano trova la forza per portarsi sul 22-23 e nelle battute finali è la voglia di vincere degli orange torresi a prevalere e a far sì che nel concitato finale di set sia la squadra in maglia bianca a chiudere il parziale sul 26-24.
Il terzo set è un completo monologo dei padroni di casa. Già al primo time out tecnico, Ruggiero e compagni amministrano un vantaggio considerevole (8-3) mentre nella metà campo baianese la luce sembra spegnersi. Coach Calabrese prova a rinvigorire i suoi togliendo Matarazzo e inserendo Coppola (ex di turno) ma, salvo una breve fiammata, la musica non cambia. Un errore al servizio di Valletta manda l’Oplonti al secondo time out tecnico avanti di 6 punti (16-10) e al rientro in campo Libraro offre uno show dai nove metri portando i suoi, tra aces diretti e mezzi punti, fino al 23-10. Le ultime battute di gioco sono pura passerella per un Oplonti che chiude repentinamente la contesa grazie ad un muro tetto di De Falco (entrato nel frattempo al posto di Rea) e ad un sublime attacco di Ruggiero liberando così l’urlo di un PalaOplonti nuovamente festante e gremito in ogni ordine di posto.
Tre punti fondamentali come l’ossigeno per rimpolpare una classifica che nelle prime uscite era un po’ deficitaria e che permettono di guardare al futuro, immediato e lontano, con più serenità.
Domenica si va in casa della Filanto Casarano: sulla carta è un altro match duro, durissimo ma con l’Oplonti nessun pronostico è scritto anzitempo e provarci non costa nulla.