Scavi di Pompei: causa maltempo accessibile solo la zona del Foro. Domani Galan e il commissario europeo Hahn

Ad un anno esatto dal crollo della Schola Armaturarum le condizioni meteorologiche sfavorevoli creano ancora inconvenienti al sito archeologico pompeiano. Nella mattinata del 6 novembre, infatti, il dottor Antonio Varone, direttore degli Scavi, coadiuvato dai tecnici della Soprintendenza, ha proceduto alla verifica delle condizioni di sicurezza del luogo  oltre all’individuazione di un itinerario alternativo per i turisti che ne garantisse l’ incolumità. In seguito a detti accertamenti, l’apertura del sito è stata posticipata alle ore 11.20 e l’area visitabile è stata limitata al Foro pubblico e, anche qui, le case sono visibili solo dall’esterno, mentre interdetta è gran parte di via dell’Abbondanza, a partire dalle terme Stabiane, zona in cui il livello dell’acqua sarebbe particolarmente elevato. Sempre in conseguenza delle copiose precipitazioni, gli Scavi sono attualmente accessibili solo da Porta Marina, mentre sono stati chiusi gli altri due ingressi ubicati rispettivamente a Piazza Esedra e a Piazza Anfiteatro, accesso quest’ultimo di recente costruzione e completamente allagato. Contenuta, comunque, l’affluenza dei visitatori in mattinata, nonostante la presenza di ben quattro navi nel porto di Napoli, segno che i disagi provocati dal meteo hanno dirottato gran parte dei passeggeri per cui la città sepolta è solitamente l’opzione preferita. Anche la manifestazione organizzata per oggi presso piazza Anfiteatro dal Comitato Cincinnato Pompeii “pro restoration Schola Armaturarum”, proprio in occasione dell’anniversario dell’infausto cedimento,  è stata rimandata a sabato 12 novembre alle ore 16.oo, in ragione delle condizioni meteorologiche avverse. Per domani, intanto, è prevista alle 14.00 la visita del Ministro dei Beni culturali Giancarlo Galan e del Commissario Europeo Johannes Hahn, che sono attesi insieme al Sottosegretario ai Beni Culturali  Riccardo Villari, al Ministro agli Affari Regionali Raffaele Fitto e al Presidente della regione Campania Stefano Caldoro. Nella speranza, va da sé, che questa volta non si lascino scoraggiare dalle  intemperie e verifichino di persona la situazione drammatica degli Scavi ai primi temporali autunnali, situazione che, se ha determinato le misure eccezionali adottate, richiede una presa di coscienza della necessità ed urgenza degli interventi per salvare a Pompei, coscienza che ci si augura i vertici istituzionali possano garantire con la loro presenza e perseveranza, per evitare che l’incuria dell’uomo distrugga quanto la furia del Vesuvio  ha preservato e donato all’umanità.

Claudia Malafronte

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