100 euro per una pizza, la protesta dei commercianti contro la casta

“Quello che la casta “ruba” ai cittadini ce lo riprenderemo con la forza donandolo ai più bisognosi, insomma i politici devono pagare di più” – suonano curiose queste parole del commissario regionale dei Verdi Francesco Borrelli. In realtà è una vera proposta a metà tra la provocazione e il desiderio di giustizia, partita dal gruppo campano dei Verdi, che ha lanciato l’iniziativa “Locali in Italia contro la casta”.

“Sono ormai oltre 150 i locali in Italia – raccontano Borrelli e lo speaker radiofonico Gianni Simioli, dopo aver lanciato la nuova campagna in Italia contro la casta.

L’Onorevole D’Antoni è stata la prima vittima in una storica pizzeria napoletana. “I clienti del locale hanno riconosciuto l’onorevole – spiega lo stesso titolare –  e mi hanno chiesto di praticare il sovrapprezzo per i deputati che è segnalato all’ingresso del locale. D’Antoni ha subito pagato il salatissimo conto per una pizza “salsiccia e friarielli”, che probabilmente gli rimarrà per sempre sullo stomaco”.

Dopo la pizza, la polenta e i gelati a 100 euro, la protesta partita da Napoli, dilaga in tutta Italia e arriva fino in Sardegna.

Anche negozi che fanno fotocopie o le pasticcerie hanno messo prezzi stratosferici per costringere la casta a diminuirsi i benefit e gli stipendi.

“La campagna va avanti con grande successo e continue adesioni. Per questo motivo abbiamo deciso anche di istituire il premio “deretano d’oro” – continuano Borrelli e Simioli – per far conoscere a tutti quegli esponenti politici che cumulano cariche ed indennità senza vergogna. Già da ora si iniziano a tirare le prime somme: “Dalle prime  e-mail che ci sono giunte, il primo premio andrebbe senza dubbio alla famiglia Pisacane-Vessella. Lui deputato responsabile e lei consigliere regionale campano da poco nominata dal Ministro all’ Agricoltura Romano, amministratore delegato dell’Isa (l’Istituto di Sviluppo Agroalimentare) che – continua Simioli – si è vista quintuplicare lo stipendio appena insediatasi. Siamo stati subissati dalle telefonate di adesioni di commercianti che hanno aperto la caccia al deputato. Chi ha tanto dovrà pagare di più. Contiamo di fare un movimento nazionale in cui in tutta Italia i commercianti obblighino i deputati a pagare di più come sta avvenendo a Napoli”.

Per la prossima settimana previsto il primo raduno dei cittadini contro la casta.

Ecco qualche prezzo dei locali che hanno aderito: € 100 una pizza; caffè e cornetto euro 15; una messa in piega e colore € 300; pizza e birra € 100; penne BIC € 300; pedicure a € 200; a S.Gregorio Armeno, un pastore da €120 a1.200; un Kebab € 350.

Mario De Angelis

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