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Santa Maria la Carità: oltre 2mila persone in marcia per ricordare Carlo Cannavacciuolo

(Foto Palma Abagnale)
(Foto Palma Abagnale)

Oltre 2mila persone hanno preso parte questa sera a Santa Maria la Carità alla fiaccolata in memoria di Carlo Cannavacciuolo, il 27enne veterinario ucciso nella notte tra venerdì e sabato scorso durante un tentativo di rapina.

Hanno preso alla manifestazione organizzata dagli amici di Carlo e dai giovani della parrocchia, tantissime persone rimaste incredule per quanto accaduto nella periferia della cittadina dei Lattari. Una marcia solenne e “silenziosa”, così come hanno richiesto a più riprese gli organizzatori nelle ore precedenti la fiaccolata.

“Mai più deve accadere quanto successo a Carlo” ripetono gli amici, decisi a manifestare la propria vicinanza nei confronti della famiglia Cannavacciuolo.

Alle 19 circa di ieri il corteo è partito da piazza Borrelli, nei pressi del Comune di Santa Maria la Carità.

“In queste ore, pur se angosciato da una violenza crudele ed inumana, devo fare i conti con il mio ruolo di sindaco – ha detto il primo cittadino Francesco Cascone – che mi porta a superare lo sconforto e a difendere la mia comunità. Che non è delinquenza e droga, camorra ed estorsioni, ma che non può essere completamente immune da fatti e vicende spesso subite ed importate. In queste ore le coscienze di tutti sono state scosse dalla violenza subita da Carlo, dalla sua fidanzata, dalle loro famiglie. In queste ore tutta Santa Maria la Carità è a lutto. Così come si sentono a lutto tutti coloro che avvertono questa tragedia come propria. E siccome il nostro paese è fatto per la stragrande maggioranza da persone di tal fatta. Io continuerò fino all’ultimo dei miei giorni a difendere l’immagine e di riflesso la dignità dei sammaritani. Soprattutto grazie ai carabinieri che stanno facendo un lavoro immane e a tutti coloro che, invece di cercare colpevoli e fare becero sciacallaggio, stanno dando una mano alle indagini”.

Il corteo ha raggiunto l’abitazione dove abitava Carlo in via Pioppelle, dove si è fermato per alcuni minuti. Un momento commovente che ha coinvolto anche chi non conosceva direttamente il 27enne.

Presenti alla manifestazione anche l’onorevole Gioacchino Alfano, il senatore Nello Di Nardo, una rappresentanza di studenti dell’Università Federico II dove Carlo ha compiuto gli studi, e il commissario regionale dei Verdi Francesco Borrelli, che ieri ha chiesto al rettore Ateneo di intitolare un’aula al 27enne.

“Ci fa male aver letto su alcuni profili che Cannavacciuolo se l’è andata a cercare – ha detto Borrelli – perché il posto dove si era appartato era storicamente frequentato da drogati e malviventi. Secondo questo ragionamento la libertà ed i diritti dei cittadini del sud sono limitati. Questi ragionamenti terribili e disumani ci lasciano con l’amaro in bocca”. Il corteo ha poi ripercorso via Pioppelle per riunirsi in una veglia di preghiera presso la parrocchia della cittadina.

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