Castellammare: mozione di sfiducia per il presidente del consiglio comunale

Era nell’aria già da qualche giorno e ieri mattina è arrivata puntuale la mozione di sfiducia per il presidente del consiglio comunale di Castellammare di Stabia, Gaetano Cimmino. La richiesta è stata protocollata ieri mattina presso gli uffici comunali di Palazzo Farnese ed è stata sottoscritta dai dieci consiglieri dell’opposizione insieme a ben otto consiglieri di maggioranza. Diciotto firme per chiedere la convocazione di un consiglio comunale avente tra i punti all’ordine del giorno la rimozione di Cimmino dalla poltrona di presidente dell’Assise comunale e la rielezione dei tre membri dell’ufficio di presidenza. Nella mozione di sfiducia vengono illustrate le motivazioni che hanno fatto scaturire la scelta dei diciotto firmatari: “i capigruppo consiliari non vengono convocati sistematicamente per le conferenze dei capigruppo per definire strategie comuni del buon funzionamento del consiglio”; “non vengono organizzate le commissioni consiliari e non viene assicurata la presenza del segretario verbalizzante”; “ha eluso le richieste di convocazione dei consigli comunali”; “l’ufficio di presidenza è privo del vicepresidente”; “le risposte alle interrogazioni e alle interpellanze vengono eluse oppure trovano riscontro in consiglio comunale a distanza di mesi”. L’elezione di Cimmino a presidente del consiglio comunale era avvenuta nello scorso mese di giugno, a ben nove mesi dalle dimissioni del consigliere Gargiulo (Forza del Sud). L’elezione di Cimmino è avvenuta dopo un percorso a dir poco tribolato: c’è stato bisogno di svariate riunioni dell’assise prima che la maggioranza del sindaco Bobbio trovasse la coesione sul candidato da proporre. Ora 18 consiglieri comunali chiedono di azzerare l’ufficio di presidenza perché Cimmino non rispetterebbe il suo ruolo istituzionale, ma l’intento velato è quello di mettere in difficoltà Bobbio che ora gode di una maggioranza risicata.”Questo è un attacco al partito del Pdl- commenta Cimmino- Rimetterò la questione nelle mani del partito e degli amici che mi hanno invitato alla candidatura”. “Lo trovo disdicevole e umiliante- dichiara Bobbio- per ragioni strumentali è stato montato dal centrosinistra un vecchio tranello”. Rivolto ai consiglieri di maggioranza dice:“avete rimesso in partita un’opposizione che era fuorigioco”. “Ho dimostrato disponibilità al dialogo, forse è arrivato il momento di scelte decisive”. E’ la conclusione della nota di Bobbio che lascia trasparire un sindaco quantomeno sconfortato. Probabilmente il primo cittadino stabiese sta pensando seriamente a rassegnare le dimissioni.

Raffaele Cava

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