La neo capolista Ercolano (a pari merito col Cicciano,il quale per differenza reti è ancora avanti agli uomini del presidente Brullino) domenica è attesa da una difficile gara contro la squadra del presidente La Peccerella. I napoletani sono stati gli unici,sinora,insieme proprio all’Ercolano,a riuscire nello sconfiggere il Cicciano: vittoria per 2-1,per giunta in trasferta. Quindi la sconfitta occorsa nell’ultima gara di campionato contro il Baiano per due reti a zero,non deve trarre in inganno i ragazzi di mister Mottola,perché il Neapolis è pur sempre al quarto posto,con 14 punti,ovvero cinque in meno ai granata. D’altronde quando una squadra sceglie i propri colori sociali (il giallo e il blu) in memoria delle giubbe grigie indossate dai soldati dell’esercito del Sud durante la guerra di secessione americana svoltasi tra il 1861 e il 1865,deve avere per forza di cose uno spirito battagliero. E di fatti proprio il tecnico della città degli Scavi e del Vesuvio predica calma e prova a volare basso: “Finora abbiamo fatto un eccellente lavoro,di cui la vittoria sul Cicciano ha rappresentato la ciliegina sulla torta,ma – continua mister Ciro – proprio perché siamo arrivati dove siamo per mezzo di duri sacrifici,non è il caso di buttare tutto all’aria con un atteggiamento di spavalderia e di sottovalutazione dei nostri prossimi avversari. Essere riusciti nel raggiungere il primo posto per noi non deve significare l’aver tagliato la linea del traguardo,ma al contrario la linea deve essere quella dei nastri di partenza. Sono convinto che per noi a partire dalla sfida col Neapolis sarà ancora più difficile,in quanto si sa,contro la prima classificata tutti danno l’anima”. Il prudente allenatore ercolanese ha comunque tutti i motivi per essere fiducioso per la gara esterna di domenica. Potrà,infatti,contare su tutti gli effettivi della rosa,che ha ultimamente mostrato un Di Tuccio versione super star. Un po’ appannato sembra essere,invece,il suo compagno d’attacco,Nasti, il quale non va a segno da cinque partite e che potrebbe,dunque,lasciare spazio allo scalpitante Chiricolo,il quale ha sin qui disputato solo tre spezzoni di gara,peraltro andando a segno per ben due volte. Per il resto solito 4-4-2,d’altronde il proverbio recita “squadra che vince non si cambia”.
MICHELE DI MATTEO