Allagamenti e disagi: tanta è la rabbia della cittadinanza, che – come spesso accade negli ultimi tempi – viene espressa e pubblicizzata sul noto e diffusissimo social network Facebook. “Scafati…Cambia! Ne vogliamo parlare?” è il nome del gruppo creato da un gruppo di cittadini per denunciare l’incresciosa situazione che attanaglia la città ad ogni minima precipitazione, con tanto di foto a testimonianza dei danni e dei disagi provocati dalle piogge. La posizione più comune tra i cittadini, impegnati nel gruppo anche ad analizzare le responsabilità di chi è al governo, è che l’amministrazione cittadina potrebbe fare di più, e che – a detta di molti – invece di scaricare le colpe sul passato, dovrebbe impegnarsi di più verso la risoluzione del problema, senza demagogia o giustificazioni di rito. In tanti accusano che la politica locale è lontana dai cittadini in un momento di grande emergenza, come P.A. che scrive: “Il senso di abbandono dei cittadini di piazza Garibaldi , qualcuno ieri attendeva speranzoso che almeno un esponente dell’amministrazione comunale si facesse vivo , qualcuno di quelli che nelle varie campagne elettorali era sempre presente, sempre sorrisi e strette di mano… attesa inutile.. erano tutti allo stadio per una partita tra amici…..grazie”. C’è anche chi ironizza, scrivendo del nuovo sport in voga a Scafati: il “Canottaggio” tra le vie della città, con tanto di fotomontaggio che riprende un canotto risalire Via Cesare Battisti, una delle strade che crea più disagi ai cittadini durante le piogge. Intanto il Sindaco in una nota stampa si difende, annunciando la richiesta da parte del Consiglio Comunale dello stato di calamità naturale: “ Dopo i numerosi interventi tampone resi possibili dai volontari della protezione civile, abbiamo chiesto, insieme all’Ing. Nicola Fienga, interventi di somma urgenza, al Consorzio di Bonifica, al Genio Civile e alla Regione Campania, come il consolidamento dell’argine in riva destra di via Lo Porto. E’ opportuno – continua Aliberti – che il Provveditore alle Opere Pubbliche Campania-Molise, oggi a capo della gestione commissariale intervenga su questioni ben più importanti e necessarie come la pulizia delle vasche vesuviane, il completamento del dragaggio e la realizzazione della rete fognaria nel nostro comune. La città è in ginocchio, è stanca e non può più subire il martirio degli allagamenti. Per questo motivo, chiederemo con delibera di giunta lo stato di calamità naturale per i danni subiti e invitiamo, chi oggi continua a strumentalizzare questa vicenda, a non addossare all’Ente responsabilità che non ha nel modo più assoluto”.
Mariano Malafronte