Anche i GD di Terzigno protagonisti dell’iniziativa “Treno arancione” in programma giovedì 10 novembre, organizzata insieme agli altri circoli del territorio vesuviano. Un’iniziativa che ha visto come suo momento di primaria importanza una raccolta di firme allestita alla stazione di Piazza Garibaldi a partire dalle ore 9.00 per il ripristino delle corse della Circumvesuviana.
Un problema ormai conclamato, quello della riduzione delle corse, che ha provocato, in questi mesi, e continua a provocare notevoli disagi per i cittadini e contro cui i Giovani Democratici della provincia napoletana hanno deciso di mobilitarsi.
Tuttavia, l’iniziativa non è consistita solo nella raccolta di firme in piazza Garibaldi. Infatti, esponenti dei GD sono saliti, in mattinata, sul treno n. 28, in partenza da Sorrento alle ore 9.37 e sul treno n. 624, in partenza da Terzigno alle ore 10.09, al fine di realizzare un video-reportage e, contestualmente, raccogliere le firme della petizione popolare a favore del ripristino delle corse antecedenti luglio 2011.
Successivamente all’arrivo dei due treni alla stazione di Piazza Garibaldi, verso le ore 11.00, l’iniziativa ha visto la sua conclusione con un “flash mob”, ovvero una riunione di protesta di un numeroso gruppo di persone nello spazio pubblico antistante alla stazione.
“Noi Giovani Democratici della provincia serviti dalla Circumvesuviana, in concerto con i Giovani Democratici di Napoli, continuiamo a denunciare il taglio indiscriminato delle corse del mezzo di trasporto pubblico maggiormente utilizzato per le comunicazioni tra l’hinterland e la città di Napoli”. Così recita la nota di protesta dei Giovani Democratici contro l’attuale situazione della Circumvesuviana.
Inoltre, aggiungono i GD che “treni sovraffollati e corse soppresse sono, ormai, disagi quotidiani che stanno mettendo in ginocchio le fasce più deboli della popolazione, ovvero studenti e lavoratori che utilizzano la Circumvesuviana per spostarsi tra i comuni della provincia e da e per Napoli”.
In virtù di queste considerazioni, gli esponenti dei GD ritengono inaccettabile che un diritto inalienabile di civiltà, come quello della mobilità, venga messo in discussione da una politica regionale castrativa e inadeguata. Questo, in ultima istanza, il grido che è levato dalla manifestazione.
Antonio Tortora