San Giorgio a Cremano: Arpaia e Criscuolo lasciano l’Api

La politica sangiorgese è in continuo divenire e si infiamma in vista delle elezioni amministrative del prossimo anno. Scoppia un terremoto all’interno dell’Api a seguito dell’abbandono dei due consiglieri comunali Gaetano Arpaia e Fortuna Criscuolo, del segretario cittadino Luigi Criscuolo e dell’assessore allo Sviluppo Economico Maria Elena Sassone, lasciando il solo Carlo Lembo, attuale capogruppo, come rappresentante consiliare per formare un gruppo misto con la Criscuolo capogruppo. La motivazione sarebbe riconducibile a differenza di vedute se non a veri e propri contrasti in seno al partito cittadino:”Avevamo delle indicazioni ben precise della segreteria provinciale che ognuno dei componenti del partito avrebbe dovuto rispettare – svela ma rimanendo sul vago il consigliere Arpaia –  ma ciò non è successo, per questo lasciamo l’Api per costituirci come gruppo misto in attesa di trovare una nuova collocazione”. Arpaia ci tiene a sottolineare che “rimarremo in maggioranza e non faremo mancare il nostro sostegno ad una eventuale ricandidatura del sindaco Domenico Giorgiano in vista dell’impegno elettorale della prossima primavera”. La spaccatura del partito in due anime è ben rappresentata dal fatto che tra i due assessori in giunta, resta nell’Api quello all’Ambiente, Giuseppe Esposito, uomo fortemente voluto da Carlo Lembo, mentre la Sassone faceva chiaro riferimento ai due consiglieri che hanno abbandonato il partito di Rutelli. La crisi, molto probabilmente legata a scelte non condivise, covava già un po’. Curioso che la decisione sia stata presa dopo la sottoscrizione di Lembo, accompagnata a dire il vero da quelle di altri consiglieri di maggioranza, ad una mozione presentata da un consigliere d’opposizione durante il consiglio comunale di ieri inerente la richiesta di trasparenza nell’utilizzo di fondi economici destinati alle attività legate al Censimento 2011. Ma a smentire l’ipotesi che l’azione intrapresa dal capogruppo sia stata la goccia che abbia fatto traboccare il vaso e tale da indurre i consiglieri a lasciare l’Api ci pensa il segretario cittadino Luigi Criscuolo:”e’ stata una decisione personale che è nell’ordine delle cose, ascrivibile alle normali dinamiche che possono venirsi a creare in consiglio comunale”.

Claudio Di Paola

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