Uno spazio di un certo rilievo è stato concesso dal regista Fabio Ferrara a due attori partenopei emergenti. Si tratta del venticinquenne nolano della frazione Piazzolla Giovanni De Filippis e della ventiduenne napoletana dei Camaldoli Maria Guerriero. Entrambi per approdare sul set hanno dovuto superare una dura selezione, ma che sono entrati subito nelle grazie della produzione per il loro talento.
Il De Filippis nel film è da considerarsi il vero antagonista della vicenda in quanto impersona il personaggio di Sorat, un Killer spietato, di un sicario che, su ‘ordinazione’ compie i più efferati delitti e si macchia delle più crudeli forme di violenza. Di contro la Guerriero veste i panni di una poliziotta alle prime armi, sprezzante del pericolo, amante del rischio in nome della legge, che fa dell’irruenza la sua caratteristica principale.
Entrambi sono al debutto sulla scena cinematografica. Giovanni, in particolare, proviene dal teatro che ha momentaneamente accantonato per il grande schermo e senza aver mai disdegnato di cimentarsi in altre forme di spettacolo quali lo speaker radiofonico oppure il presentatore/intrattenitore.
“Di questa ultima splendida avventura devo ringraziare il regista Fabio Ferrara che ha subito creduto in me come attore”, esordisce Giovanni De Filippis. “Mi ha subito messo a mio agio e non è mai prodigo di consigli sul come comportarmi dinanzi alla macchina da presa, ma anche dietro le quinte lo trovo sempre al mio fianco a suggerirmi le cose migliori da fare a secondo dei casi. Insomma, per il mio debutto non mi poteva capitare niente di meglio. E devo rivelare, poi, che grazie alla “Ciack Accademy” ho conosciuto Maria Guerriero, con la quale, oltre che ad avere uno straordinario rapporto di lavoro, sto vivendo una bellissima storia d’amore”.
A seguito di questo impegno, gli addetti all’arte cinematografica si sono accorti del De Filippis proponendogli una nuova parte in un prossimo film, a Roma, a carattere drammatico. E successivamente con la Guerriero si troverà ancora in un film comico/brillante, tipo cine/panettone, per intenderci, il cui titolo provvisorio è “Il coraggio di dirlo”. Insomma, generi diametralmente opposti che la dicono lunga sulla adeguatezza del De Filippis a calarsi nella parte di personaggi di vario tipo.
Insomma, non c’è che dire, un inizio da considerarsi folgorante e se il buon giorno si vede dal mattino, potremmo assistere alla nascita di una nuova coppia cinematografica che trova anche nella vita reale una intesa perfetta da un anno circa.
Inoltre, Giovanni, tanto per non rinunciare al vecchio amore, il teatro, appunto, farà parte della giuria della rassegna teatrale di Saviano che quest’anno è giunta alla sua ottava edizione aumentando di volta in volta in prestigio e in qualità, stante il valore delle opere e delle compagnie ammesse al premio intitolato, ancora una volta, al compianto concittadino savianese Carmine Mensorio.
Buona fortuna, Giovanni. In bocca al lupo! Maria …