«Una manifestazione civile e democratica ha avuto come epilogo avvisi di garanzia a pioggia. Siamo vicini a tutti i cittadini indagati, e ci auguriamo che la magistratura, molto velocemente restituisca loro la dignità offesa». Questo il pensiero del Partito Democratico di Boscoreale in merito alle accuse addotte ai 31 manifestanti antidiscarica dalla magistratura.
Con gratificazione il PD loda il lavoro fatto per smentire le voci circa la presenza della camorra nelle manifestazioni: «Accogliamo l’esito dell’operato della magistratura, che ha chiarito una volta per tutte l’inesistenza nelle proteste sia di infiltrazioni camorristiche che di presenze eversive».
I cittadini scesi in piazza per manifestare contro la discarica Sari di Terzigno, erano stati definiti, oltre che camorristi, anche anarchico – insurrezionalisti e facinorosi.
La loro preoccupazione è che in merito alle accuse e alle condanne vengano usati due pesi e due misure diverse per i civili e per le istituzioni, in particolare che venga legittimata una discarica in un Parco Nazionale, oppure che nonostante le analisi delle falde acquifere abbiano dimostrato che la popolazione corre rischi molto gravi oggi e nel futuro prossimo, questo problema non venga preso in considerazione.
Il Partito Democratico auspica che «Altrettanta chiarezza possa essere fatta in merito alle reiterate denunce da parte dei cittadini e comitati, circa l’inquinamento delle falde acquifere a causa dello sversamento di materiali altamente tossici nella discarica Sari, che uno scellerato decreto del governo Berlusconi con l’indifferenza delle autorità regionali, provinciali e locali ha permesso in deroga alle leggi e al buon senso».
Le analisi alle falde acquifere dello scorso anno sono finite nel dimenticatoio, con il pretesto che l’inquinamento fosse dovuto alle discariche abusive presenti qua e là nel Parco Nazionale.
Secondo i Democratici di Boscoreale c’è la necessità di analizzare a fondo i fatti contestati agli indagati, i quali hanno chiamato in causa l’intera comunità a difesa del proprio territorio, «Una comunità che ha partecipato nella stragrande maggioranza in modo civile e democratico- afferma il PD-, a cui va riconosciuto il merito di aver fatto fino ad oggi da barriera ad un ulteriore scempio del territorio e che ha avuto l’unico torto di difendere il proprio ambiente e la salute dei loro familiari».
In più occasioni, i cittadini hanno dimostrato di essere più informati delle istituzioni locali, sindaco e consiglieri di minoranza compresi, sullo stato attuale della discarica, delle decisioni prese in merito: «I cittadini si sono sostituiti prima di tutto ai sindaci e a tutti coloro che avrebbero dovuto essere il primo argine nei confronti di tale disgrazia per il nostro territorio. Quelli che, come il sindaco Gennaro Langella, hanno goduto delle luci della ribalta, hanno oggi l’obbligo, quantomeno morale, di affiancare e sostenere quei cittadini che stanno pagando per aver difeso il diritto alla salute e ad una vita migliore. O dobbiamo pensare che quando le luci sono spente, i sindaci sono ritornati a coltivare gli interessi nel proprio orticello?».
Giovanna Sorrentino