Stabia tra le big, vittoria e zona play-off

Lo Stabia non si ferma più. Ed a confermarlo è una prestazione da 10 e lode contro il Marcianise, una squadra, quest’ultima, dotata di una rosa da far invidia a molti.

Il pubblico numeroso accorso e presente sugli spalti del “Fort Knox” Di Capua, è rimasto incantato dalla roboante prestazione dei ragazzi terribili del Volleyball Stabia. Ad una ad una, infatti, le formazioni avversarie stanno cedendo il passo a questa cenerentola del campionato, che si sta rivelando un’autentica corazzata. Statistiche alla mano, non si può fare a meno di notare che la squadra stabiese si sta dimostrando imbattibile tra le mura amiche, dove, vincendo tre partite su altrettante utili, sta costruendo a poco a poco la propria strategia vincente, con l’obiettivo di mettere in cassaforte i punti salvezza necessari alla stessa e puntare, senza pensieri e particolari affanni, a posizioni di classifica più gratificanti. Lo starting six dei bad boys stabiesi vede Amoruso in regia, il duo di banda Palumbo-Renaudi, Irto opposto, Filosa e Borrelli al centro e Manzi libero.

Il match comincia bene per lo Stabia che, senza paura, si porta in avanti col punteggio ed, almeno idealmente, spiana la strada per la vittoria del set. Ma dietro l’angolo attende l’insidia, infatti alcuni errori consecutivi, soprattutto in battuta, complicano la strada ai gialloblè, che però vinceranno ugualmente il set con un punteggio di 25-23. L’emozione è tanta ma la voglia di vincere è ancora più forte, infatti, il secondo set è un autentico ruggito della formazione di casa che letteralmente, sbaraglia gli avversari con un punteggio di 25-13.

Mister Solimene, in questo set, si gode una squadra fredda e spietata, forte in tutti i reparti, con le linee d’attacco e palleggio in crescita esponenziale ed un Manzi sontuoso in fase di ricezione-difesa.

Certamente, se la squadra stabiese si presentasse così messa, ad ogni appuntamento domenicale di campionato, ce ne sarebbe davvero per pochi. Una squadra dura e compatta, che tramortisce prima e toglie il respiro, poi.

La strada per la vittoria del match è ad un solo set di distanza ma mister Solimene predica calma e lucidità. L’esperienza e la statistica dicono che al terzo set, squadre dotate del valore esperienziale come il Marcianise, approfittano della situazione di distensione degli avversari per sferrare il proprio contrattacco. Ed una situazione simile l’ha fatta vivere proprio lo Stabia in quel di Avellino la scorsa settimana dove, in seguito a un parziale di svantaggio di 2-0, la formazione gialloblè con un colpo di coda, si riportava in situazione di parità, perdendo il match, poi, per un soffio. In queste occasioni basta un nulla, per lasciarsi sfuggire l’occasione di mano e trasformare l’impresa in autentica disfatta.

Ma gli atleti stabiesi sanno che il risultato della partita non può e non deve essere diverso dal 3-0.

La voglia di vincere e la grinta sono le determinanti giuste affinché il team di Castellammare di Stabia giunga al successo.

Alla fine la vittoria del terzo set arriva, ferma e puntuale come non mai, per 26-24. Il pubblico presente sugli spalti del “Di Capua”, fortino delle imprese gialloblè, esplode in un fragoroso boato che decreta la fine dei giochi. Classifica alla mano, questi tre punti importantissimi, arrivati contro un avversario d’onore, conducono lo Stabia al terzo posto (assieme ad Arzano e Marcianise, appunto, n.d.r.) e fanno, certamente, volare con la fantasia. Ma gli stessi tre punti, guardati in ottica diversa, fanno temere questo Stabia dalle avversarie, che tutto si aspettavano fuorché una vittoria per 3-0 contro un Marcianise che lotta per ben altri obiettivi.

In conclusione la squadra stabiese, come già detto, incamera tre punti preziosi in chiave salvezza, ma a questo punto ci potrebbe essere un clamoroso riposizionamento delle ambizioni.

Se chiediamo ad atleti e dirigenti quali sono gli obiettivi, questi rispondono: “salvezza”.

Ma il popolo sportivo di Castellammare ben sa ed già ha avuto a che fare con una situazione del genere, in campo non immediatamente pallavolistico, nel recentissimo passato. Il profilo basso e l’umiltà possono essere davvero le carte giuste, per una squadra composta da atleti “operai” e senza “prime donne”, affinché si giunga a obiettivi non pianificati inizialmente ed al di la dell’immaginario collettivo. D’altronde, Castellammare insegna che….sognare si può e non costa nulla.

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