Le piogge abbondanti di un paio di settimane fa hanno fatto tornare d’attualità i problemi legati al fiume Sarno e agli affluenti e ai canali ad esso collegati: esondazioni, strade che cedono, canali pieni di detriti e rifiuti che sono diventate delle vere e proprie bombe ecologiche, case che rischiano sempre di allagarsi. Per non parlare poi degli eterni lavori di bonifica del corso d’acqua iniziati e mai portati a termine. Su queste problematiche si è incentrato l’incontro che il consigliere regionale Anita Sala ha tenuto presso l’aula consiliare del Comune di Pompei, nel corso del quale l’esponente di Italia dei Valori ha reso pubblico il contenuto di una interrogazione a risposta immediata indirizzata ai vertici della Regione Campania, nello specifico al presidente Stefano Caldoro, all’assessore all’ ambiente, Giovanni Romano, e al presidente del consiglio Paolo Romano. “Come sono stati spesi chiede in sintesi la Sala i 600 milioni di euro con cui il Commissario di governo doveva bonificare il Sarno? E che fine faranno gli altri 200 milioni in arrivo dall’Unione europea destinati allo stesso scopo?” L’interrogazione della Sala, affiancata in aula dalla presidente della sezione pompeiana dell’Idv, Pina Piedepalumbo, parte dalla considerazione che la bonifica del Sarno, nel tratto che va da Scafati alla foce di Rovigliano, doveva essere terminata nell’ottobre del 2009 ma ad oggi i lavori non sono neanche iniziati. Durante l’incontro, attraverso le testimonianze dei presenti, sono emersi i vari disagi causati al territorio dalla situazione del fiume Sarno e degli affluenti e canali ad esso collegati. “Vivo in prossimità del canale Conte Sarno ha denunciato un cittadino pompeiano e ad ogni pioggia di una certa entità ho paura di allagarmi o che la mia casa sia sommersa. Il canale è “tappato” nel punto in cui inizia a Pompei, ma è scoperto altrove. Negli altri Comuni vi viene scaricato di tutto, dentro ci sono detriti e rifiuti. Inoltre la zona è infestata da ratti e zanzare. Quando piove siamo terrorizzati”. Altri problemi sono stati evidenziati in via Ripuaria, la strada che costeggiando il Sarno collega Pompei a Castellammare. Lì in alcuni punti la strada sta cedendo per effetto dell’innalzamento del regime delle acque in occasione delle piogge e si rischiano continuamente crolli e cedimenti, da un momento all’altro. C’è poi l’inquietante questione delle patologie tumorali che sarebbero in aumento tra le popolazioni risiedenti lungo il percorso del fiume più inquinato d’Europa. “I dati ha detto la Piedepalumbo danno in aumento, anche tra i giovani e i bambini le patologie tiroidee”. Insomma una serie di disagi scaturenti tutti dallo stesso problema, la mancata bonifica del fiume Sarno, malgrado il fiume di denaro speso negli ultimi tre lustri. Va infine ricordato che queste problematiche non interessano solo Pompei, per questo all’incontro di ieri erano presenti l’assessore Donadio per Sant’ Antonio Abate, il consigliere Vitiello del Comune di Scafati e Boccia in rappresentanza di un’associazione di Poggiomarino. “Mi farò portavoce in Regione di tutti questi aspetti legati al Sarno” ha promesso l’on. Sala, che ha annunciato incontri mensili con cittadini, istituzioni e associazioni sul delicato tema.
Marco Pirollo