Passeggiata della legalità promossa dall’associazione antiracket di Ercolano. Fortemente voluta dalla presidentessa Raffaella Ottaviano e coadiuvata dalle Forze di Polizia con particolare riferimento all’Arma dei Carabinieri l’iniziativa si è svolta proprio nelle traverse dell’area mercato che costeggiano il MAV ( museo archeologico virtuale). Presenti , tra i numerosi cittadini al seguito, i vertici dell’amministrazione comunale oltre al comandante della Polizia Locale Francesco Zenti . “ Continuiamo senza sosta – ha precisato Ottaviano – la nostra opera sul territorio in difesa della legalità e del diritto al lavoro di imprenditori e commercianti. Siamo certi di poter contare sulla comunità ercolanese che deve credere con ottimismo nella Magistratura e nell’opera certosina delle Forze dell’Ordine con particolare riferimento ai Carabinieri da sempre veri pilastri dell’associazione antiracket di Ercolano”. Unanime il consenso del mondo politico indigeno . “ Non c’è sviluppo socio economico senza legalità – ha ribadito il capo gruppo del Pd Luigi Fiengo – ed è in tale direzione che orienteremo i lavori dell’assise locale in piena sintonia con le Istituzioni Centrali e con i principi fondamentali della nostra Costituzione. Pieno sostegno all’associazione antiracket e alla presidentessa Ottaviano”. “ Sempre dalla parte del diritto e della trasparenza – ha replicato il consigliere di Italia dei Valori Giampiero Perna – su un territorio che deve tornare a credere nei propri referenti politici. In sintonia con il nostro assessore Salvatore Cristadoro ci adopereremo ad offrire la massima cooperazione a chiunque operi in difesa della legalità e della crescita qualitativa del nostro paese”. Ma non sono mancate le polemiche della gente “comune” : “ mangeremo legalità”, questo il provocatorio commento di chi oltre ad assistere ad una continua e sia pur gradita militarizzazione del territorio non vede poi muovere un dito dall’amministrazione presieduta dal sindaco Vincenzo Strazzullo per creare un minimo di occupazione in città e offrire alternative quanto meno accettabili ai giovani costretti ormai ad emigrare per trovare lavoro. Il dato cozza fortemente con le origini ercolanesi di Strazzullo che dovrebbe ben conoscere i limiti strutturali di un contesto urbano ad oggi amministrato forse con eccessivo lassismo. Se da un lato si encomia il coraggio e la tenacia di onesti contribuenti che , come la signora Ottaviano, osteggiano palesemente l’illegalità dall’altro non si può che biasimare chi tra una “sfilata e l’altra” ha forse perso di vista il vero senso di un mandato istituzionale che conferisce grandi poteri all’Ente Comunale. Speriamo che dal Palazzo di Città ci si desti per quanto meno salvare il salvabile prima della ormai annunciata catastrofe .
Alfonso Maria Liguori