“Un fatto grave, che interroga profondamente i partiti e la politica”. Lo dichiara Luisa Bossa, deputata del Pd, componente della commissione antimafia, a commento dell’arresto, avvenuto stamattina a Caserta, del consigliere regionale Enrico Fabozzi, per sospetta collusione con il clan dei casalesi.
“Alla magistratura – spiega la deputata del Pd – va la massima fiducia, così come non si può prescindere dalla presunzione di innocenza di ciascuno. Tuttavia la vicenda è inquietante. Le mafie hanno bisogno di vaste reti di collusioni. Cercano collaborazioni ovunque. Nella politica, nelle professioni, negli apparati dello Stato. Bisogna alzare barriere altissime. Bene ha fatto il Pd, con il segretario regionale Amendola e il capogruppo regionale Russo, a sospendere dal partito, un anno e mezzo fa, quando emersero i primi sospetti, il consigliere Fabozzi. Tuttavia, non possiamo trascurare anche una onesta autocritica, che tocca tutta la politica. Non si può delegare all’azione giudiziaria il compito di segnalare, a cose fatte, ai partiti, fatti e avvenimenti di questa portata. Devono essere le organizzazioni a recuperare, sui territori, una capacità di selezione più attenta, più acuta, più severa della classe politica. Dobbiamo aprire gli occhi, essere intransigenti”.