Portici, consiglio comunale tra assenze e fughe. Si spacca la maggioranza

Portici non ritornerà nell’ASL NA3. Questa è l’unica certezza emersa dall’attesissimo consiglio comunale con ordine del giorno la questione sanità della città della Reggia. Le assenze e le fughe dall’aula consiliare hanno fatto si che l’argomento non venisse discusso per mancanza del numero legale. Una manovra che ha fatto letteralmente infuriare i numerosi operatori e proprietari dei centri convenzionati porticesi, che in quella occasione attendevano risposte concrete per uscire da quella crisi che ormai da tempo li attanaglia. A far saltare il numero legale sono state le fughe di alcuni componenti della maggioranza, che al momento della discussione sono spariti dai banchi dell’aula consiliare offrendo un vero e proprio assist ai consiglieri di opposizione che hanno chiesto la verifica della validità della seduta e poi hanno abbandonato l’aula. Le sole quindici presenze a dispetto dei sedici assenti hanno spinto al presidente del consiglio comunale Claudio Teodonno a concludere in anticipo i lavori. Una situazione che oltre a scatenare la protesta dei presenti al consiglio, che hanno puntato il dito contro il consigliere comunale e regionale Carlo Aveta reo di voler a tutti i costi restare nell’ASL NA1, ha sottolineato la frattura ormai palese all’interno della maggioranza. 
 
Assenze e fughe. La discussione era subito stata impostata su un possibile ritorno all’ASL NA3 della città di Portici. Infatti, i consiglieri di maggioranza Raffaele Borrelli e Pasquale Sannino avevano spiegato prima della sospensione dei lavori, che il ritorno nell’ASL NA3 sarebbe stata cosa buona e giusta per il miglioramento del servizio offerto ai cittadini da parte degli enti privati. Ma le fughe dei consiglieri di Sinistra e Libertà Salvatore Iacomino e Vincenzo Arciello, del partito Socialista Raffaele Raia, Gianluca Viscardi e Raffaele Cuorvo, del Partito Democratico Aniello Improta, unitamente all’abbandono dell’aula dei consiglieri di opposizione del Pdl, di Carlo Aveta de “La Destra”, di Antonio Solina dell’Udc e le assenze di Stefania Scarano e Ciro Noverino hanno creato l’inferiorità numerica che ha causato la sospensione del consiglio. Una fuga quella dei consiglieri di maggioranza che ha creato non poco imbarazzo al sindaco Vincenzo Cuomo, che a fine seduta ha ricevuto i dipendenti e proprietari dei centri convenzionati chiedendo scusa dello spettacolo offerto dei componenti del consiglio comunale. 
 
Le accuse. Le polemiche a fine consiglio sono state tra gli addetti ai lavori dei centri convenzionati ed il consigliere de “La Destra” Carlo Aveta. I battibecchi tra il consigliere comunale e regionale e i rappresentanti dei centri convenzionati sono iniziati dalla diffusione di alcuni dati da parte di Aveta, che mediante manifesti affissi in città aveva accusato i proprietari dei centri di non tener conto della salute dei cittadini ma solo dei loro interessi imprenditoriali. Il consigliere, che più volte ha manifestato la volontà di restare nell’ASL NA1, ha spiegato che preferisce ricevere un servizio dagli ospedali napoletani piuttosto che da quelli di Torre del Greco, Boscotrecase e Castellamare. Al momento della sospensione dei lavori, gli spettatori del consiglio hanno rivolto un ironico applauso al capogruppo de “La Destra”, che ha risposto dicendo che il suo lavoro è volto a tutelare la salute di 58mila cittadini. Nel “day after” della riunione dell’assise, i dipendenti della clinica Bianchi hanno organizzato uno sciopero contro i forti ritardi dei pagamenti. Al sit – in erano presenti circa 120 persone, che sin dalle prime ore della mattinata hanno protestato contro gli amministratori della stazione climatica Bianchi. I dipendenti non ricevono lo stipendio da sei mesi e tramite un volantino si scusano con l’utenza per i disagi creati dallo sciopero.
 
La curiosità. Durante lo svolgimento del consiglio comunale, i Giovani Comunisti di Portici hanno regalato una copia della Costituzione al consigliere Carlo Aveta. L’iniziativa nasce a seguito della dichiarazione rilasciata ad alcuni quotidiani da parte del consigliere de “La Destra”, dove attaccava il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, reo di non aver concesso il permesso per una manifestazione cittadina organizzata di Casa Pound. “I Giovani Comunisti di Portici – spiega Mauro Mazzone, esponente della Federazione della Sinistra – hanno regalato una copia della Costituzione all’ onorevole Carlo Aveta, sperando che da un attenta lettura, possa scoprire lo spirito autentico della nostra “carta fondamentale” e riconoscere che l’antifascismo ne è un pilastro fondamentale. Essendo fermamente convinti che il valore dell’antifascismo sia ancora oggi uno dei collanti della nostra società, condividiamo l’opinione del sindaco De Magistris circa l’inopportunità che un corteo neofascista attraversi le strade di Napoli”. Una iniziativa tuttavia gradita da parte del consigliere Aveta.

Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano