Le associazioni di volontariato Peter Pan Partenopeo e Quelli dell’83, in collaborazione con l’Associazione Campi Flegrei – Centro di Formazione Culturale e Professionale, sperimenteranno, all’interno dell’Istituto Penale Minorile di Nisida, un laboratorio che interviene, attraverso la risata e le sue potenzialità terapeutiche, sulla riduzione dei fattori di stress e di disagio, tipici di una condizione di reclusione.
Venerdì 18 novembre alle ore 10.30 presso la biblioteca comunale di Nola si terrà una conferenza stampa del progetto “L’isola che non c’è – laboratorio di evasione in un carcere minorile” vincitore del Bando di idee 2010: Il Volontariato per l’inclusione sociale, finanziato dal Centro Servizi per il Volontariato (CSV) di Napoli.
Il progetto durerà un anno e prevede dei laboratori di clownterapia sia per gli operatori dell’Istituto Penale Minorile e operatori di Organizzazioni di Volontariato interessate, sia per i ragazzi detenuti.
I laboratori si baseranno su: Tecniche di clowneria: il clown, figura particolare che crea una rottura dell’ordine stabilito, rottura che non è caos ma ripristino di un ordine differente. Gli schemi vengono infranti per creare un ordine diverso da quello preesistente.
Il motore è senza dubbio il “fare finta di…”, che in questo contesto fornisce l’opportunità di esternare la propria aggressività, metterla fuori di sé e trasformarla in gioco, assumendo così anche una funzione rieducativa.
Tecniche di improvvisazione teatrale: la creatività in questo contesto non è solo libero sfogo della fantasia, ma capacità di dare una struttura mentale libera da preconcetti e funzionale alla coerenza e alla comprensione del messaggio.