Decisivo per la sua formazione l’incontro con Don Giussani. Tutto comincia in un’aula della Cattolica del Sacro Cuore alla fine degli anni Settanta. Due studenti stanno parlando de “Il potere dei senza potere”, un libro di Vàclav Havel, intellettuale dissidente che scrive nella Cecoslovacchia dominata dal regime comunista. Anche Lupi, studente di Scienze politiche è in quell’aula perché affascinato da Don Giussani e dal movimento di Comunione e Liberazione. “Il protagonista di quelle pagine è un fruttivendolo. – spiega alla platea Maurizio Lupi – Una mattina, senza un motivo apparente, decide di non esporre più in vetrina il cartello con scritto “proletari di tutto il mondo unitevi” imposto dal regime comunista. Dopo questa scelta la dittatura punisce il fruttivendolo. Perché – si chiede l’autore – il potere dovrebbe temere un gesto così banale? Il futtivendolo ha deciso di essere protagonista della propria vita facendo un gesto di verità che getta luce su tutta la realtà circostante. Ogni uomo – aggiunge Lupi – ha le risorse per cambiare se stesso e il mondo. La prima politica, insomma, è vivere. Lì ho capito che la risposta alla domanda di senso e significato proprio di ogni uomo non è un’idea, un comportamento, un insieme di regole da seguire, ma un avvenimento, un fatto che ti cambia la vita.” Il discorso poi vira subito sui temi dell’attualità politica. Alla Camera dei Deputati è stata votata la fiducia al Professor Mario Monti. Un Governo tecnico, indispensabile “per dare stabilità al Paese” rileva Lupi. “Bisogna lavorare tutti insieme nell’interesse dell’Italia. Nel 2003 – continua il Vicepresidente della Camera – ero parlamentare da due anni, quando una sera decisi di invitare a cena alcuni Colleghi appartenenti a schieramenti diversi. Erano anni in cui il confronto parlamentare aveva raggiunto livelli di scontro altissimi. Fu una serata molto interessante, poi nacque l’ intergruppo parlamentare per la sussidiarietà, formato da deputati di entrambi gli schieramenti, che lavora da anni trasversalmente a vari progetti comuni. L‘ intergruppo è impegnato da tempo per il dialogo e per trovare un percorso comune, partendo dall’ idea che l’altro non è il nemico né il male assoluto. È una pianticella che mette un seme per far crescere una nuova sensibilità. Noi seguiamo la lezione del Pontefice, che ci dice come non basti il principio di maggioranza in una democrazia: ci sono grandi temi nei quali declinare il principio di sussidiarietà.”
Infine l’Onorevole Maurizio Lupi si sofferma sulla sua grande passione: la maratona. Numerose, infatti, le sue partecipazioni alla Maratona di New York. Nel 2008 ha costituito il Montecitorio Running Club e nel 2011 alla competizione sulla classica distanza di 42 km e 195 metri prendono parte 14 parlamentari italiani. La partecipazione alla Maratona nella “Grande Mela” consente di raccogliere fondi per beneficenza: quest’anno i destinatari delle somme raccolte sono il Centro di Riabilitazione Don Orione di Ercolano ed il “Progetto Speciale Londra 2012” che ha l’obbiettivo del completamento d’impianti sportivi per ragazzi disabili mentali con il sogno di prendere parte ai Giochi Paralimpici del prossimo anno.