A Castelnuovo un convegno sulle origini di Napoli

Venerdì 18 novembre si è tenuta la giornata di studi promossa dalla facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli studi di Federico II di Napoli e dalla Società napoletana di storia patria incentrata sullo “Scrivere la storia fra Medioevo e prima Età moderna”.

Il convegno ha visto la partecipazione di filologi e storici ed è stato organizzato dai docenti universitari Chiara De Caprio, Andrea Mazzucchi e Francesco Montuori.

Il convegno è stato incentrato in particolare sulla “Cronaca di Partenope”, un’opera storiografica scritta in volgare nella Napoli angioina, un corpus di scritti che rappresenta la prima storia vernacolare di Napoli, la cui narrazione spazia dall’antichità al 1343.

L’opera si pone come un’esaltazione del nobile retaggio della città di Napoli e delle sue personalità; oltre alle numerose tradizioni popolari, il testo si distingue per l’attenzione rivolta alla figura di Virgilio e in particolare ad un filone molto popolare nel Medioevo, quello riguardante i suoi leggendari poteri magici: a Virgilio e al suo aspetto di ‘mago’ sono dedicati 18 capitoli del primo libro della Cronaca.

Attualmente il testo è stato pubblicato in America e ha attirato l’attenzione di numerosi studiosi per cui l’interesse nei confronti della città di Napoli è scientifico e non solo commerciale: l’America ci studia, mentre gli studiosi napoletani non ricevono fondi sufficienti per dedicarsi allo studio di opere che appartengono al patrimonio culturale partenopeo.

Maria Ilaria Incitti

Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano