Black and white come impronta di stile che non passa mai di moda . Quasi sempre garanzia stylish : si ricordino i celebri tailleur profilati di Chanel , che ancora oggi fanno scuola .
Indiscutibile codice di (fine) eleganza .
Oggi , dress code da seguire al posto dell’abbuffata “ color blocking” dell’estate . Tema (caro) che la stagione interpreta come fosse una stampa fotografica , con i dettagli “rovesciati” dal positivo al negativo . Le possibilità di espressione sono molteplici e il bicolore riesce a essere minimale , bon ton , pop.. mai uguale a se stesso .
Ying e yang della moda in un gioco di equilibrio ….e di equilibri . Che si attraggono in effetti optical o giocati a contrasto .
Così vengono interpretati il bianco e il nero : un equilibrio perfetto e misurato . Nei capi domina l’uno o l’altro , sempre in accordo – e talvolta in contrasto- , o si dividono equamente il look .
Il nero totale si illumina con un dettaglio white . Lampi di candore squarciano compostamente oscuri cieli . Se non è optical , è dunque ordinato .
A partire dal capospalla , che può essere uno spolverino con i revers particolari , oppure un cappotto doppiopetto .
Ricordando così la Parigi esistenzialista , le sue donne famose per eleganza e contegno , tanto che ci si immagina vederle camminare tra la Madeleine e il Faubourg in tailleur o petit robes con i colletti da baby lady che spuntano dal cardigan . O come quelli inamidati da serveuse de chambre primo novecento – Luis Vuitton -.
Sulla camicia , la partita tra il white e il black si gioca sull’alternanza : dominio estetico del bianco , il nero ne tinge solo una parte . Le due maniche o lo scollo , ad esempio , per un minimalismo dal sapore nipponico .
Oppure si avvale del tocco haute – couture- grazie a jabot intorno al collo e lavorazioni a raggio dando vita ad un binomio classico con pant – Andrew Gn- e gonna . Funny per la camicia ballon su gonna con fiocco – Miu Miu- ; chic per la blusa arricciata su gonna a palloncino- Lanvin –
Altra musica…decisamente pop quando l’alternanza b/w si satura in un cicalare di vocali e consonanti . Parlantine “sciolte” su maglie sillabiche e shopper di senso compiuto danno vita ad un lessico di grido poco colorito , ma molto incisivo . E in composizione ritmica andante con brio , in ouverture di passerella fa capolino anche una sinfonica successione di pochette pianoforte – D&G- .
Spirito pop mescolato ad un certo romanticismo teatrale tradotto in stampe grafiche che ricordano Cy Towombly per il duo presente sulla passerella Dries Van Noten .
Ritorno al rigore con reticoli design – Balenciaga per Nicolas Ghesquière- e grafismi ad arte che profilano sofisticatamente in tutte le declinazioni : pull , minidress , tailleur , giacche e cappe – Bill Blass-
Attitudine nostalgica di stampo serigrafico con soggetti celebri, per capi che paiono acqueforti – Armani – , capace di cedere anche ad una certa ventata rock n’ roll con un tocco gothic e tanto di soggetto “artistico” e graffiti geroglifici – Devastee-
Duo d’amour con fantasie spigate e motivi pie-de-poule . Su lana , seta , veau vernis .
Sì ad abiti , top e gonne bianco su bianco bilanciati da una giacca nera . Oppure , per addolcire il , contrasto , una in principe di Galles .
Sì al solido equilibrio su un abito intero o sul composé che diventa puro divertissement sugli accessori : come una collana con maxi perle , ulteriore omaggio a Mademoiselle . Sì al binomio classico per eccellenza capace dar vita ad uno stile semplicemente perfetto .
M.Chiara D’Apolito