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Pompei: inaugurato lo sportello antiviolenza dell’associazione Xenia

Gli abusi su donne e minori si esplicano in molteplici forme che, pur mutando nel tempo,  hanno delle caratteristiche costanti: le vittime si vergognano al posto dei carnefici, non parlano e non sanno a chi rivolgersi. Per rompere la spirale dell’isolamento e del silenzio a Pompei è stato istituito, in Piazza Schettini, uno sportello contro la violenza nei confronti delle donne e dei minori curato dall’associazione Xenia . L’inaugurazione, avvenuta nella mattinata del 20 novembre, giornata dell’infanzia, alla presenza del Sindaco Claudio D’Alessio, rientra  negli interventi predisposti dall’amministrazione comunale a favore dei più deboli, amministrazione che, del resto, ha fortemente sostenuto l’iniziativa mettendo a disposizione i relativi locali. L’attività del centro, come sottolinea la presidente dell’associazione Antonietta Di Capua, consiste nel fornire un’assistenza gratuita e costante alle vittime di soprusi che vanno dal bullismo allo stalking, dal mobbing agli abusi psicologici e familiari, attraverso la consulenza di psicologi, avvocati e sociologi. La vicinanza alle vittime sarà possibile grazie a un contatto telefonico continuo mentre  lo sportello è aperto al pubblico il lunedì, mercoledì e venerdì, dalle 9.30 alle 11.30, in modo da instaurare un primo contatto in base al quale attivare le diverse forme di sostegno. Intanto, sempre a proposito di donne, il 25 novembre avrà il via a Pompei la rassegna “Non è un paese per donne?!” con la proiezione, alle 17.00 presso l’aula consiliare del comune, del  film “Ti do i miei occhi”, incentrato sul tema della violenza domestica. L’iniziativa, illustrata da Rita Montemarano, delegata alle Pari Opportunità per il comune di Pompei, si svolgerà nell’arco di vari mesi con diversi appuntamenti come la presentazione di libri, film e opere artistiche che mettono in evidenza il talento delle donne al fine di sradicare i pregiudizi che ancora le penalizzano, perché si possa finalmente sostenere che anche l’Italia è un paese per donne.

Claudia Malafronte

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