Mai come stavolta il risultato è specchio esemplare della gara. Al “Dietro la vigna” di Piscinola va di scena un match dai ritmi bassi,con le due compagini preoccupate più di non prenderle che di darle. Peraltro si ci mette anche il terreno di gioco,che più che manto erboso andrebbe definito “manto polveroso”. Langue pertanto il taccuino che, scevro di macchie d’inchiostro che lo vivacizzino,fa bella mostra del suo pallido biancore. In bianco,però,ci vanno soprattutto gli avanti corallini,i quali pur nella totale bulimia delle trame offensive, riescono comunque a creare qualche sporadico ed occasionale grattacapo all’estremo portiere locale. Peccato, purtroppo, che la mira per questa domenica sia soltanto un optional. Il primo urlo da strozzare in gola giunge dopo un quarto d’ora: Sardo da una punizione laterale mette la palla in the box, ma Cosa di testa manda clamorosamente alto sopra il montante. Il gigante torrese prova a rifarsi al 23’con un improbabile esterno da posizione defilata e di fatti la sfera scorre sul fondo senza grossi patemi per i supporters bianco-azzurri. Gli ultimi brividi del primo tempo arrivano nel finale, quando prima è il Campania a sfiorare la rete (sia chiaro,anche in questo frangente sullo sviluppo si un calcio da fermo), ma Volturo riesce a salvare la propria porta dal tentativo ravvicinato di Olivieri; e poi su capovolgimento di fronte èla Turrisa tentare di dare una scossa forte all’incontro,però la botta di Pascucci manca di precisione. Nel secondo tempo stesso copione, gara che vive di sussulti dettati da giocate dei singoli e di pericoli derivanti da mischie furibonde a seguito di calci piazzati. Anche ad inizio di questa seconda parte di gara è, però,la squadra bianco-rossa a rendersi più insidiosa: stavolta è Esposito a graziare gli avversari,appoggiando praticamente tra le braccia del portiere un ottimo pallone servitogli da Cosa. Quest’ultimo si rende pericoloso al75’con un bel tiro di controbalzo, che sfiora di poco il palo. L’opportunità migliore dell’intera sfida è, tuttavia,di marca casalinga: solo la traversa può dire di no alla pregevole punizione calciata da El Quazni al34’. Tra un batti e ribatti e l’altro la gara corre modestamente verso il triplice fischio del direttore di gara. C’è tempo solo per l’espulsione occorsa a Mariniello al 40’ per doppia ammonizione, la quale lo costringerà a saltare la sfida interna col Brindisi.
Michele Di Matteo