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Addio al PdL, il sindaco di Sant’Anastasia incontra la città

“Sant’Anastasia prima di tutto: i motivi di una scelta”. Questo il titolo dell’assemblea pubblica organizzata nei giorni scorsi presso il Centro Studi del Santuario della Madonna dell’Arco dal sindaco Carmine Esposito. Il fatto che un sindaco, a distanza dalla tornata elettorale scelga di incontrare i cittadini faccia a faccia per fare il punto sulla situazione rappresenta una vera novità. In 500 hanno affollato la sala per ascoltare le ragioni dell’uscita dal PdL del sindaco Esposito, che ha preferito una nuova categoria della politica, essendo “collocato” all’interno di un progetto, al di là degli steccati partitici. La serata è iniziata all’insegna dell’orgoglio, col sindaco Esposito che ha ricordato ai presenti il bisogno di recuperare l’intraprendenza. Il primo cittadino ha poi letto una lettera inviata dal neocittadino onorario, Ermanno Corsi, giornalista e scrittore, che, attraverso le sue opere, ha testimoniato l’amore per Sant’Anastasia ed il territorio campano. Alla maggioranza politica Esposito ha poi ricordato gli impegni presi con l’elettorato. Un “giorno delle scelte”, insomma: “Chi ci sta, bene – ha detto Esposito – chi no, si mette fuori da solo”. “D’altra parte – ha detto il primo cittadino – la sfida della campagna elettorale è stata quella di rompere con il passato per rivolgerci a tutti”. “Non abbiamo mai parlato di PdL – ha continuato il sindaco – il progetto elettorale lo abbiamo fatto sulle cose da fare; il simbolo lo abbiamo messo solo due giorni prima di presentare le liste, anche se ero del parere contrario”. Esposito ha poi esposto ai cittadini l’elenco delle cose fatte in un anno e mezzo dall’elezione e quelle in programma. Si parla di andare avanti col discorso della raccolta differenziata puntando l’obiettivo del 50%; del progetto della raccolta supplementare degli ingombranti nei weekend all’isola ecologia di prossima realizzazione; delle politiche sociali; della redazione del piano urbanistico che presto sarà discusso con le categorie, le scuole e le associazioni; dei lavori del cimitero iniziati i giorni scorsi all’annuncio che partirà da domani la manutenzione di alcune strade cittadine. Esposito ha gridato la sua rabbia contro i vari livelli di governo come Provincia e Regione passando per il Governo centrale per l’incapacità a sciogliere i nodi che attanagliano il territorio. Il sindaco ha poi manifestato il suo malessere riguardo  la mancata approvazione del piano strategico operativo per la zona rossa, il condono per gli abusi di necessità, la rete di infrastrutture per le vie d’esodo, il rischio idrogeologico. “Ho poca fiducia in una rigenerazione della politica nazionale che non passi per i Comuni”, ha puntualizzato. Esposito ha poi spiegato che “Sant’Anastasia viene prima di tutto”, mettendo al centro “valori, persone e principi per vivere in un mondo più giusto e solidale”. La sala è stracolma quando il Esposito espone le motivazioni che lo hanno portato alla rottura con il PdL, preceduta da sollecitazioni ed inviti ai vertici regionali e nazionali del partito. “Questo è un partito autoreferenziale – ha spiegato il sindaco – lontano dai problemi della gente. Io non appartengo a nessuno e ho detto basta al potere delle tessere, me ne avevano chiesto 500 nel periodo più buio dell’economia e del Paese. Chi sostiene il sistema delle tessere, solo per consentire ai nostri parlamentari di continuare a sedere a vita nei posti che contano, è solo uno svergognato. Sfido l’onorevole Luigi Cesaro ad un incontro pubblico. Al centro dei miei interessi c’è solo la comunità cittadina. Bisogna però provare a dare un respiro più ampio, ma senza fare ammucchiate, non ne ho mai fatte. Ognuno di noi dev’essere collocato in un progetto omogeneo, perché in ordine sparso non si va molto lontano”.

Pasquale Annunziata

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