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Ercolano, la comunità Evangelica chiede risposte

Ennesima polemica ad Ercolano. Questa volta ad essere chiamata in ballo è la comunità Evangelica che da anni chiede all’amministrazione comunale il permesso per installare una tendostruttura dove poter celebrare il culto. I tecnici locali nel tempo si sono così pronunciati: si, no, forse . Ad oggi non si comprende bene perché dal Municipio non si prenda una posizione chiara e irremovibile che archivi la questione in un senso o nell’altro. Risultato?  Una pacifica manifestazione organizzata dagli evangelici stava per trasformarsi in una maxi zuffa proprio all’ingresso della Casa di Città. Complice un malinteso nato tra la delegazione dei fedeli e i vertici comunali solo il buon senso e la maturità civile dei presenti ha impedito lo scoppio di scontri violenti tra Polizia Locale, con il comandante Francesco Zenti in testa, e dimostranti. “Occorre stemperare gli animi – ha commentato il consigliere del PDL Raffaele Simeone – e analizzare con profonda obiettività i fatti. Ogni cittadino è libero di professare il proprio culto e le istituzioni debbono offrire il massimo contributo alla giusta causa. Ma nei modi e nei tempi giusti però: sicuramente avremo modo di affrontare la questione in sede consiliare al fine di stabilire responsabilità e inceppamenti di una macchina comunale che ancora una volta è protagonista di una vicenda che non fa onore alla comunità vesuviana”. Tra investimenti tutti da verificare e insulti la Polizia Locale ha da subito professato la propria estraneità ai fatti essendosi limitata, a detta degli intervenuti, ad accompagnare il vice sindaco Antonello Cozzolino all’esterno del Municipio bloccato dalla folla degli evangelici. “Non voglio entrare nel merito specifico della questione – ha precisato il capo gruppo del Pd Luigi Fiengo- tengo solo a sottolineare la necessità di operare a livello  governativo locale a che la città non si trasformi in un istante in campo di battaglia per incomprensioni e disfunzioni che forse si sarebbero potute evitare a monte. Abbiamo promesso maturità politica e professionalità operativa al popolo ercolanese al momento del nostro insediamento nell’assise locale. Faremo quanto in nostro potere perché il dialogo e il sano confronto prevalgano sempre sul fatalismo rinunciatario  e sulla prevaricazione violenta all’interno di un perimetro urbano chiamato oggi a riscattare concretamente la propria immagine”.

Alfonso Maria Liguori

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