Quattro vittorie in quattro incontri fin qui disputati al MPrime PalaMangano. La Givova Scafati fa la voce grossa nel campionato di Legadue, quando gioca sul rettangolo di gioco amico. E sarebbero addirittura cinque, se vogliamo aggiungere anche il successo di Coppa Italia. Complessivamente sono quindi otto i punti conquistati dalla compagine dell’Agro tra le mura amiche, che, uniti ai due punti conquistati in trasferta nel derby con l’Ass. Pall. Sant’Antimo, fanno dieci. Tanti quanti la Centrale del Latte Brescia e la Trenkwalder Reggio Emilia. E tanti bastano per conservare il secondo posto in classifica, a sole due lunghezze dalla vetta provvisoria, occupata da Enel Brindisi e Giorgio Tesi Group Pistoia. Con una sola vittoria in più in trasferta, oggi la formazione salernitana occuperebbe anch’essa la prima piazza. Sinonimo del fatto che, per volare alto, bisogna iniziare a vincere anche lontano dal Vesuvio.
L’incontro di domenica scorsa contro la Tezenis Verona fa ben sperare. I locali hanno avuto vita facile e sono riusciti a sbarazzarsi dell’avversario, senza grossi grattacapi (83-70). E tutto ciò nonostante l’indisponibilità di Ghiacci (infortunato e tenuto in panchina solo per onore di firma) e le precarie condizioni fisiche di Thomas (problemi alla schiena). Si affrontavano le due squadre con la più alta percentuale al tiro da due. Ma solo una delle due ha confermato questo trend positivo (51,4% Scafati; 41,5% Verona). Inoltre, la truppa gialloblù è riuscita a scavare il solco, tirando con percentuali strepitose dall’arco dei 6 metri e 75 centimetri (57,9% Scafati; 33,3% Verona). Per gli scaligeri, c’è stato davvero poco da fare. La grinta sfoderata in campo non è bastata. Si sono trovati ad inseguire praticamente per tutto l’arco della gara, senza mai riuscire a trovare quel guizzo vincente, che le permettesse di acciuffare l’avversario. E’ stato praticamente impossibile per loro limitare la furia agonistica di Marigney (24 punti), Thomas (18 punti e 7 rimbalzi) e soprattutto Radulovic (16 punti con 4 su 4 da tre, 6 falli subiti, 5 recuperi, 8 rimbalzi e 5 assist), autore di una gara quasi perfetta. Scafati ha giocato bene, aggredendo gli scaligeri, puntando sull’affiatamento del gruppo e sul ritrovato entusiasmo del MPrime Palamangano (oltre 2.500 persone sugli spalti), così meritando ampiamente il successo.
«Mi risulta difficile commentare una partita nella quale i miei ragazzi hanno giocato davvero bene – ha dichiarato il tecnico scafatese Giulio Griccioli – nonostante le difficoltà date dall’assenza di Ghiacci e dalle precarie condizioni fisiche di Thomas, in campo solo grazie alle cure dei dottori Inserra e Acanfora. Siamo stati aggressivi come dovevamo esserlo e siamo riusciti ad avere il pieno controllo dell’incontro. Potevamo fare meglio in attacco, ma va bene così, soprattutto per l’intensità fatta vedere».
Il successo è stato ancor più bello perché arrivato dinanzi ad un MPrime PalaMangano gremito come non si vedeva da tempo. «Non mi soffermo a parlare dell’aspetto tecnico – ha evidenziato il presidente Alessandro Rossano – ma voglio sottolineare il fatto che finalmente ho rivisto tanta gente al palazzetto. A tutta questa gente chiedo di starci vicino anche nelle prossime sfide interne, che si disputeranno entrambe durante la settimana (venerdì 2 dicembre, nell’anticipo contro la Prima Veroli in campionato e giovedì 8 dicembre, nella gara di ritorno con la Trenkwalder Reggio Emilia in Coppa Italia, n.d.r.)».
La squadra gialloblù intanto è subito tornata al lavoro per preparare al meglio la prossima trasferta di campionato sul campo della neopromossa Assi Basket Ostuni dell’ex coach Franco Marcelletti, con la speranza di invertire sin da subito il trend negativo lontano dalla Campania. «Ora non ci resta che archiviare questa vittoria e provare a cambiare marcia lontano dal nostro parquet, a cominciare dalla prossima gara di Ostuni. Per l’occasione – ha chiosato il tecnico toscano – spero di recuperare al meglio sia Ghiacci che Thomas».
Antonio Pollioso