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McLuhan incontra Pompei: la cultura incontra l’arte e nasce la tecnologia

Città sacra, ricca d’arte, di storia e di cultura. Cultura popolare ma non solo, da ottobre Pompei si è trasformata in città della cultura digitale grazie all’assessorato alla Comunicazione e Innovazione Tecnologica che ha promosso l’evento Mcluhan incontra Pompei. Laboratori, workshop e atelier di intelligenza connettiva per i giovani, In collaborazione con la onlus “Amici di Media Duemila”.

 La cultura classica ha incontrato l’era digitale. Dai graffiti al blog. Dai muri pompeiani a Facebook. Derrick de Kerchkhove, massmediolog di fama internazionale, guru indiscusso del’era digitale, ha condotto l’innovativo progetto

“I social network sono una realtà con cui dobbiamo imparare a vivere – ha spiegato l’assessore Claudio Alfano – per Pompei città del futuro, occorre formarsi per essere cittadinanza responsabile e imparare a conoscere ed usare gli strumenti della comunicazione globale con i cittadini del mondo, quotidianamente ospiti della nostra città”.

Dai graffiti sui muri pompeiani, alle moderne piattaforme, come ricorda il direttore degli scavi di Pompei, Antonio Varone:“Gli amori, le poesie e i sentimenti prima si comunicavano sui muri della città, oggi tramite i wall di Social Network e blog.”

Un primo evento nel teatro “Di Costanzo Mattiello”, con centinaia di studenti del Liceo scientifico e del “Bartolo Longo”, immersi in una “giornata per il futuro”. Gli esperti del team di “Media duemila”, hanno incontrato in gruppi di approfondimento il liceo Pascal e l’istituto Bartolo Longo, dove i due artisti digitali, Salvatore Persico e Oriana Iaconesi, hanno esposto la loro performance: l’uomo elettronico, un uomo sospeso nello spazio ma legato al mondo, che vive di stimoli elettronici, emanati da altri uomini, tramite un’applicazione e qr code stampati su sticker attaccati in tutto il mondo.

E poi ancora un incontro nell’aula consiliare del Comune, trasformata per la prima volta in un originale laboratorio di politica 2.0, con il professore Matteo Ciastellardi dell’università di Milano e Barcellona che ha condotto un “Atelier d’intelligenza connettiva” con il “forum dei giovani” di Pompei, sul tema “Cittadinanza responsabile e riattivazione politica 2.0”.

Dalla teoria alla pratica si torna alla quotidianità e i ragazzi, fino alla conclusione del 14 dicembre, si attiveranno più che mai nei temi proposti dai workshop.

Diversi gruppi, idee, progetti innovativi per migliorare la città. Gli artisti digitali mettono a disposizione degli studenti due plug-in: MACME e NeoReality, due piattaforme opensource sviluppate da FakePress, per imparare a produrre e usare QRcode e contenuti in “Realtà Aumentata” sul territorio, con la stessa facilità di pubblicare su un blog, mentre per il workshop di politica si propone sicurezza, trasporto pubblico, differenza tra centro e periferia, interviste, esperienze dirette e un impegno per questi ragazzi: continuare a sviluppare queste tematiche, e approfondirle per costruire il “muro digitale” di Pompei.

Giovanni Maria Starace, il presidente del “Forum dei Giovani” di Pompei è entusiata dell’iniziativa: “Ringraziamo il Comune e la onlus “Amici di Media Duemila” per la grande opportunità che hanno offerto a tutti noi di vivere una grande esperienza che ci proietta nel futuro, contribuisce a rendere Pompei una città moderna e al passo con la storia, dove noi giovani siamo i protagonisti dell’innovazione”.

Mariateresa Caliendo

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