Dopo la chiusura, per motivi di deficienze strutturali e funzionali del plesso Miele condotto da questo Ente ed adibito a scuole primarie e dell’infanzia disposto dalla stazione dei carabinieri di concerto con Asl Na 3 Sud (UOPC Marigliano DS 48 ed Utc Comunale come da verbale del 07/11/2011 e successiva ordinanza comunale di chiusura del 10 novembre 2011 n° 162) l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Raffaele Allocca, sensibile alla necessità di garantire alle famiglie l’esercizio dell’educazione scolastica in pieno ed assoluto stato di sicurezza per gli alunni che frequentano gli istituti, ha cosi deciso di rivolgersi direttamente alla massima autorità territoriale chiedendo di mettere in atto un iter di interventi sulle strutture scolastiche già peraltro avviato e previsto puntualmente da un verbale di una Conferenza Unificata Stato Regioni e Autonomie Locali.
Il Gruppo di Lavoro, composto da rappresentanti dei Provveditorati interregionali alle opere pubbliche, dell’Ufficio scolastico regionale, dell’ANCI, dell’UNCEM e dell’UPI, già formatosi avrebbe il compito di costituire squadre tecniche incaricate dell’effettuazione di sopralluoghi nelle istituzioni scolastiche statali di ogni ordine e grado del rispettivo territorio, diretti all’individuazione di situazioni di rischio connesse alla vulnerabilità di impianti ed elementi di carattere non strutturale, programmandone le attività anche sul piano temporale.
Ciascuna squadra tecnica sarebbe stata composta da due unità, di cui una appartenente ai provveditorati interregionali alle opere pubbliche e l’altra in relazione agli ambiti territoriali e le tipologie di istituti, in servizio presso province, comuni e, ove necessario, regioni ed in possesso dei necessari requisiti di qualificazione tecnica.
Le squadre sarebbero state coadiuvate, nel corso dei singoli sopralluoghi, dal responsabile del servizio di prevenzione e protezione dell’istituzione scolastica interessata e a conclusione di ogni sopralluogo, attraverso la redazione di un verbale, avrebbero avuto il compito di individuare eventuali interventi da mettere in campo, tutte le eventuali situazioni di criticità riscontrate negli elementi non strutturali e le misure necessarie per rimuoverle, con una prima stima di massima dei relativi costi.
Se nel corso del sopralluogo fosse emersa la necessità dell’adozione di provvedimenti di chiusura anche parziale dell’edificio, necessari per consentirne l’immediata messa in sicurezza, la squadra avrebbe segnalato , con urgenza, all’ente locale direttamente obbligato ed al Gruppo di lavoro regionale, nonché al Prefetto della provincia nella quale l’istituzione scolastica è ubicata, la necessità di attivare gli specifici interventi.
“Tutto questo avrebbe dovuto essere messo in campo già da mesi – continua il sindaco Allocca – ma tutt’ora questi gruppi di lavoro non sono stati composti, e oggi più che mai, alla luce di quanto avvenuto nelle scuole del nostro territorio e per prevenire spiacevoli episodi futuri, mi sento in dovere di sollecitare il Prefetto ad intervenire, concretizzando la formazione di questi gruppi affinchè siano operativi sul nostro territorio per monitorare le strutture scolastiche, strutture che accolgono centinaia di giovani ogni giorno e pare la maggior parte del tempo, scongiurando episodi spiacevoli”.
“Quello che ora chiedo con insistenza e forza è di assicurare subito l’avvio dei Gruppi di lavoro che potranno, dopo un’apposita conferenza di servizio con i dirigenti scolastici, far partire un censimento all’interno di ogni plesso scolastico per rendersi conto dell’agibilità o meno, degli interventi da effettuare in caso di situazioni fatiscenti e pericolose. Inoltre – conclude Allocca – di individuare nell’edificio “Casa di Riposo per Anziani”, attraverso un atto deliberativo, la sede per ospitare eventualmente le scuole oggetto di chiusura nonché tutte quelle tenute in locazione reperite in epoca passata dal mercato locale, previo adeguamento ai parametri scolastici della scuola dell’obbligo e assenso alla diversa destinazione sociale delle Istituzioni Sovra ordinate che hanno cofinanziato l’opera”.
PER APPROFONDIMENTI ECCO LA CRONOLOGIA DELLE RICHIESTE EFFETTUATE
La situazione dell’edilizia scolastica è resa ancora più critica, a causa delle condizioni geomorfologiche, in occasione di eventi alluvionali non a caso l’Amministrazione Comunale ha già più volte allertato le autorità competenti a seguito delle gravi perturbazioni meteorologiche che si sono succedute negli ultimi anni e che hanno interessato comunque l’intera Campania, sconquassando e flagellando interi territori e procurando ingenti danni al patrimonio pubblico disponibile ed indisponibile ed al patrimonio privato costringendo ad interventi di immediata urgenza, inviando note al fine del riconoscimento dello “Stato di Calamità Naturale”. Le rilevazioni effettuate dall’Unità di Crisi Comunale, nel frattempo costituitasi, con personale delle associazioni di Protezione Civile, del Comando Vigili Urbani e del Servizio Manutenzione, evidenziavano diffusi e notevoli danni anche agli edifici scolastici e dunque la necessità di dover ripristinare situazioni di grave emergenza della pubblica e privata incolumità. Tutti gli interventi effettuati al fine di assicurare la tutela della pubblica e privata incolumità sono dettagliatamente descritti nei Verbali di Somma Urgenza opportunamente predisposti dal Responsabile del Servizio lavori Pubblici e contenuti nelle delibere di Giunta Comunale (139 e 140/2010) che hanno dichiarato contestualmente lo stato di calamità naturale nei quali documenti si evidenziano anche i notevoli danni subiti dagli edifici scolastici . Il rischio idrogeologico da tempo denunciato alle autorità competenti rappresenta un serio problema per le già ridotte capacità di spesa e di cassa del Comune, che deve fronteggiare e gestire il recupero di tale patrimonio immobiliare scolastico con risorse non disponibili rispetto al fabbisogno occorrente per ripristinare e riportare lo stato dei luoghi alla normalità. E’ stata disposta comunque l’esecuzione di accertamenti peritali e fotografici per la stima dei danni causati dalla furia degli eventi atmosferici, alle strutture pubbliche, alle strutture private soggette ad uso pubblico e a quelle private, le cui risultanze, con una stima approssimativa dei danni causati, sono riportate negli allegati tecnici agli atti del competente ufficio e tutte dettagliatamente trasmesse agli uffici regionali competenti (note prott. 15540 del 02.08.2010, 18320 del 27.09.2010, 21925 del 09.11.2010, 22142 del 11.11.2010, 22292 del 12 11 2010 e 24582 del 22.11.2011) che a tutt’oggi ancora non hanno provveduto a trasferire le risorse necessarie.