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Ercolano: “Il Mav picchia”, scritte intimidatorie nei pressi del museo

Risposta del malaffare all’amministrazione comunale: sulle bacheche mobili commemorative dei 150 anni dell’unità d’Italia situate di fronte al MAV (museo archeologico virtuale) sono comparse scritte del tipo: “rispettate i ragazzi del MAV” e ancora “ il MAV picchia”. Questa la risposta del malaffare all’intensificazione dei controlli da parte delle Forze di Polizia nel perimetro esterno della struttura. I residenti , esasperati da balordi e pregiudicati quotidianamente a “pascolare” in loco , avevano presentato numerosi esposti perché le autorità competenti procedessero a bonificare uno dei siti più rappresentativi della comunità vesuviana. “ Non ci lasceremo certamente  intimorire – ha commentato l’esponente del PDL Aniello De Rosa- da teppisti incivili il cui unico scopo è apportare caos e distruzione all’interno di un perimetro urbano che vanta duemila anni di storia. Il vergognoso episodio in oggetto servirà solo ad intensificare ulteriormente i controlli intorno ad una struttura che può e deve dare tanto alla città di Ercolano sotto il profilo sia turistico che economico”. In linea il capo gruppo del Pd Luigi Fiengo : “ Scrivano pure quello che vogliono : ai loro murales risponderemo con tutti i mezzi a disposizione della società civile. In tal senso la nostra gratitudine e quella di tutti gli onesti contribuenti ercolanesi è rivolta alle Forze dell’Ordine per l’opera di prevenzione e repressione svolta in città. Occorre sensibilizzare le nuove generazioni promuovendo la cultura della legalità in  un’area vesuviana per troppi anni incline al fatalismo rinunciatario e alla prevaricazione violenta. Affronteremo la questione in assise locale : che i cittadini sappiano di non essere soli ma di poter costantemente contare sull’apporto dei propri referenti politici”. “ Quello delle epigrafi minacciose – ha concluso il consigliere del PDL Raffaele Simeone – è un bruttissimo segnale che pone l’accento ancora una volta sulla volontà disfattista di giovani sbandat,i troppo presto allontanati, per scelta o costrizione, dall’unico organismo di formazione riconosciuto dallo Stato chiamato Scuola. Siamo certi che il sindaco Vincenzo Strazzullo prenderà atto di un episodio che a nostro avviso non deve passare in sordina : il fatto potrebbe essere solo il prologo di ben altre rappresaglie messe a segno contro il MAV o altre strutture comunali. Lanciamo un appello alla comunità tutta e in particola modo ai giovanissimi invitandoli ad amare i propri luoghi d’origine riscoprendone tradizioni culturali e bellezze paesaggistiche. Non c’è bisogno di alcun titolo “Ufficiale” per comprendere lo spessore di una Terra che ci ha visto nascere e operare all’ombra del vulcano più famoso d’Europa”.

Alfonso Maria Liguori

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